“Premetto che con Figliuolo sono quotidianamente in contatto: abbiamo lavorato bene durante il Covid e contiamo di fare lo stesso adesso. Piuttosto è la maggioranza di governo a lodarlo solo ora, mentre a quei tempi lo criticavano relativamente. Quanto al decreto contiene contraddizioni evidenti. Intanto le risorse, meno di un terzo di quelle necessarie. E poi una programmazione impostata su tre anni con un commissario e una struttura incaricati per uno solo: dopo che succede? C’è poi il problema di aver voluto separare la fase di emergenza da quella della ricostruzione. Ne ho parlato con Figliuolo e spero che insieme al capo della Protezione civile Curcio risolvano la questione”. Lo afferma il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, in un’intervista al quotidiano ‘La Repubblica’. “Non faccio processi alle intenzioni. Sto ai fatti: se mancano risorse e strumenti la ricostruzione non va avanti e il governo si carica di una responsabilità enorme. Polemizzare sulle colpe è uno sport che non mi appassiona, ma voglio che si risolvano i problemi. Sono pronto a collaborare, però non faccio sconti: prima di ogni cosa vengono persone e comunità colpite. – prosegue Bonaccini – La stima dei danni per l’alluvione è di 9 miliardi ei fondi stanziati sono limitati I Comuni sono fuori di mezzo miliardo: spese senza copertura”.

Bonaccini: Mandato di Figliuolo è monco se mancano soldi per la ricostruzione
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