di Benedetta Baiocchi – Il “la” arriva da questa dichiarazione: “In un afflato europeista la Germania nel 1939 invase la Polonia perseguendo un afflato, che nel frattempo è cambiato nelle forme ma non nella sostanza, come vedremo l’obiettivo di un’unificazione del continente a suo uso e consumo. Quello che accadde dopo ce lo ricordiamo tutti”. Ad affermarlo è il senatore della Lega Alberto Bagnai in Aula al Senato durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia alla manovra.
Immediate e scontate le reazioni. “E’ allucinante questo paragone tra l’Unione europea e l’invasione tedesca della Polonia nel 1939”. Così in un tweet il vice ministro all’Economia Antonio Misiani, commentando le frasi del senatore euroscettico durante le repliche sulla manovra al Senato. “Salvini e la Lega dovrebbero prendere le distanze alla velocità della luce da posizioni così demenziali. Purtroppo per questo Paese, temo proprio che non lo faranno…”, conclude Misiani.
“Bagnai cita senza colpo ferire, l’avvio del secondo conflitto mondiale, l’invasione della Polonia da parte nazista, che portò poi all’eliminazione di quasi tutta la popolazione ebraica ( milioni di persone ) oltre a molti altri. Come si possa paragonare quella tragedia a qualsiasi fenomeno politico contemporaneo, solo la volontà continua di falsificare la storia può spiegarlo. Bagnai dovrebbe alzarsi in Senato e scusarsi solennemente con milioni di vittime della violenza nazista. Non lo farà, la storia ormai viene usata per qualsiasi scopo, da troppi, in politica”. Lo scrive su Facebook il deputato Pd Emanuele Fiano.
‘E, ancora: “Paragonare l’Europa che affronta la pandemia con il Recovery, alla Germania nazista che invase la Polonia nel 1939, è una delle ultime perle confezionate dalla Lega. L’improvvido oratore è il senatore Alberto Bagnai, l’ideologo del partito di Salvini, nella sua dichiarazione di voto sulla legge di bilancio. Le follie della Lega non smettono di stupire”. Lo afferma il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci.
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