di Stefania Favretto – “Mi rivolgo alla regione e all’associazione dei sindaci (Anci) perché si possa cominciare a pensare ad aree dedicate nei cimiteri comunali”.
E’ questo il punto focale della richiesta di Abdallah khezraji, leader delle comunità straniere in provincia di Treviso e già vice presidente della consulta regionale per l’immigrazione, che ha sollevato il problema della sepoltura delle salme di fede musulmana.
Come riporta un articolo de “il corriere del Veneto”, c’è preoccupazione da parte della comunità islamica per l’inumazione dei loro fedeli, morti in questo periodo di pandemia.
Le salme non possono essere rimpatriate a causa della sospensione dei voli aerei e la cremazione è una pratica vietata dal Corano. Quindi che fare? Per il leader islamico la soluzione è chiara con la domanda a un area dedicata alla sepoltura di sole persone musulmane.
Dura la risposta di Conte, sindaco di Treviso e ANCI Veneto: ” stiamo tutti facendo grandi sacrifici…. dobbiamo far prevalere il senso di praticità…
In effetti in un tempo di caos totale come quello che stiamo vivendo, questa potrebbe apparire come l’ennesima conferma che la capacità di adattamento di alcune culture diverse dalla nostra è piuttosto critica.
E sebbene sia giusto cercare di tendere sempre la mano ai bisogni di tutti è inevitabile oggi pensare a tutte le persone che non hanno potuto nemmeno salutare i propri cari morti per Covid19.
Risulta spontaneo pensare che almeno in questo momento si potrebbe cercare di mettere da parte le proprie tradizioni e cercare di essere pratici, avendo comprensione del dolore che sta affliggendo moltissime delle famiglie italiane a causa del coronavirus, che dovrebbe portare solo ad un abbraccio collettivo. In fondo la morte non rende tutti uguali?
Anche stavolta sembra di no.
Area dedicata alla sepoltura di sole persone musulmane. Questa la richiesta del leader della comunità straniera al sindaco di Treviso
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