di Stefania Piazzo – Non ce la si può prendere con Sergio Mattarella se ha scelto la strada del governo del presidente. Poteva optare per il partito dei banchi a rotelle, per quello della mancata zona rossa ad Alzano e Nembro, oppure per il partito che mangia le ciliegie o per quello che un giorno abbassa la mascherina e l’altra no, oppure per quello che grida no euro e un mese dopo rinnega tutto. Poteva dare corso ad un governo di commissari straordinari che passano alla storia per essere refrattari nell’accesso agli atti oppure a chi spende più della Regione Marche per comprare le mascherine. Poteva, infine, Mattarella, non mettere all’angolo tutti in un solo colpo, destra, sinistra, parlamentari senza un mestiere dopo il voto, e andare avanti con i veti, le interferenze, proprie di un Paese senza più una classe politica.
C’è chi dirà che Mattarella ha abusato, ha agito costituzionalmente sopra le righe, giustificandosi con le necessità date dall’emergenza.
Di sicuro ha detto chiaro e tondo che chi è contro di lui, contro un governo del presidente, è nemico del Paese.
Renzi? Renzi passerà a sua volta alla storia per aver mandato a casa il governo Conte. Alzi la mano chi lo rimpiange. Chi vuole il partito del Brennero già operativo, o il partito dei lockdown alle nove di sera dopo il tigì? Se Draghi farà bene, Renzi non morirà. Anzi, non muore a prescindere perché ha usato più lui le armi della politica rispetto a tanti altri. Se Draghi farà male, resterà sempre la via del voto, prima o poi.
Ma resta il fatto che ieri sera il Quirinale ha certificato la morte cerebrale dei partiti, non della politica. Partiti scarsamente rappresentati da menti logiche e culturalmente all’altezza della situazione. Partiti e leader divisivi. Oscillanti tra il sovranismo e lo statalismo assistenziale. Forse sarà la volta buona che usciremo dal reddito di cittadinanza, dalle task force, dai no ideologici verso le autonomie, la responsabilità di spesa. Vediamo che bazooka userà Draghi. Per il popolo o contro il popolo. Potrà fare peggio dei suoi predecessori? Se non ora quando per capirlo?