di Gigi Cabrino – Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi è intervenuto sul tema dei ritardi nell’attuazione del pnrr.
Secondo Bonomi sono mancate le riforme che erano parte integrante del piano così come presentato dal Governo Draghi.
Bonomi non nasconde anche una certa preoccupazione per il futuro: “Sono ottimista, ma come tutti gli imprenditori guardo i dati”, ha spiegato sottolineando che “certo sono importanti i 209 miliardi, circa il 28 per ceno del totale europeo, ma la parte importante del Pnrr erano le riforme che ci devono consentire di fare quello Stato moderno e inclusivo che tutti noi vogliamo”. Sul rapporto con l’Unione europea, Bonomi ha sottolineato che oggi “è impensabile competere con Usa o Cina in una dimensione nazionale. Siamo un continente trasformatore, quindi è essenziale stare insieme: abbiamo bisogno di più Europa con una visione, non come somma di interessi. L’impresa non è il problema ma la soluzione ed è un asset strategico: l’Europa per anni ha visto l’impresa come un problema”.
Aggiungiamo che per capire il senso delle parole di Bonomi basta ricordare i salti mortali e le giravolte cui è stata obbligata la prof. Cartabia, giurista che il mondo intero ci invidia, nella presentazione di un piano di riforma della giustizia che del pnrr doveva essere un cardine.