Perché il Mose ha fatto acqua? Valutazioni sbagliate non hanno fatto alzare paratie

8 Dicembre 2020
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Dopo due mesi di entusiasmo, il Mose, il sistema di 78 paratoie capace di bloccare le acque salvando Venezia dall’acqua alta, mostra le sua fragilita’. A far finire la citta’ lagunare ‘in ammollo’ e’ bastata infatti una previsione meteo sbagliata: alle 9.30 della mattina di martedi’ il Centro maree del Comune di Venezia ancora parlava di un picco da 125cm, non sufficienti a dare il via alle operazioni di innalzamento del Mose, previste quando il livello sul medio mare supera i 130 centimetri.

“Avevamo una previsione di marea a 120 di massima, poi in mare il vento è cresciuto molto, è montato dalla Croazia un vento non previsto e l’apporto anche delle piene del Tagliamento e del Piave ha fatto sì che la marea aumentasse paradossalmente proprio lungo la costa. Per attivare il Mose serve una previsione più ampia, ora bisognerà rivedere anche le regole della cabina di regia”.

Fa così il punto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. “Dobbiamo essere più rapidi per contrastare ed essere più reattivi anche rispetto alle previsioni – ragiona – speriamo ora che si riesca a scaricare la marea e alzare le paratoie del Mose alla minima di marea, verso la mezzanotte. Va ricordato che è sempre una struttura ancora in prova e non possiamo dare nulla per scontato”.

E infatti il Centro maree del Comune di Venezia ha confermato che il Mose verrà attivato nella notte. Ridimensionata la previsione di marea di domani mattina a 125 cm, alle 7. Al Consorzio chiamato alla realizzazione degli interventi per la salvaguardia di Venezia e della laguna veneta, e quindi alla gestione del Mose, “sapevano tutto, sapevano che la previsione di acqua alta era in una forchetta tra 125 e 135 centimetri. Loro hanno pensato che fosse più alta, ed hanno valutato male, hanno sottovalutato le indicazioni e deciso di non chiudere. Ma il Mose oggi andava alzato”, dice invece all’AGI il professor Georg Umgiesser, a capo del gruppo di ricerche marine Ismar del Cnr di Venezia, commentando quanto avvenuto. L’acqua alta che è arrivata in Piazza di San Marco, il nartece della Basilica (lo spazio posto fra le navate e la facciata principale della chiesa) è stato invaso. Insomma, la città allagata.

“Un tavolo di coordinamento esiste e devo dire che sono anni che funziona per poter mettere a punto le previsioni, poi però probabilmente un minimo di rivalità esiste. In questo caso le previsioni del Centro maree davano 125/135cm, quelle nostre davano 114cm. Sono apparentemente diverse ma compatibili perché si trattava una di una previsione di massima marea, l’altro del livello più probabile”. E’ Cinzia Zincone, Provveditore per le Opere pubbliche del Triveneto, a spiegare così all’AGI la probabile origine del mancato azionamento del Mose di oggi.

Immagine tratta da https://www.mosevenezia.eu/il-mose-in-funzione/

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