di Riccardo Rocchesso – Dall’emergenza Coronavirus, che ha fatto molti danni anche nei consensi di tutti i politici italiani coinvolti nella gestione dell’emergenza, solo uno è riuscito a confermare, anzi, a migliorare il suo consenso: è stato Luca Zaia.

Molti sono stati i giornalisti che gli hanno chiesto, recentemente, se si vedrebbe come futuro premier italiano, rispondendo sempre la stessa cosa: “io sto bene qui in Veneto”, già… Come rispondono di solito i calciatori in procinto di cambiare squadra durante il calciomercato.
Ma in una Lega che ha perso il 10% dalle ultime elezioni europee, con Salvini in calo di consensi, essendo praticamente sparito dalla scena politica per due mesi se non per riapprodare negli schermi televisivi da Barbara D’Urso o in parlamento per la “sceneggiata dell’occupazione” (mentre fuori alcuni imprenditori italiani venivano fermati, e dimenticati, per aver provato a protestare, il 25 aprile) farebbe molto comodo avere un nuovo candidato come lui.
Sarà molto difficile che Salvini possa abdicare, almeno per ora. Ma i voti vanno e vengono e quando il consenso si incrina, cambiano anche i posizionamenti interni al partito. Chissà cosa ne pensa Giancarlo Giorgetti, inascoltato consigliere del Carroccio, silenzioso e silenziato da mesi…
E chissà quanti, con i sondaggi in calo, con conseguente malumore dei tesserati, non pensano a mettere il Doge Luca Zaia come punta di diamante della squadra futura…
A breve vedremo girare l’hashtag #ZaiaPremier?