Le disposizioni sull’introduzione del Green Pass “restano vaghe e il comparto sicurezza rischia di subire gravi danni, con le conseguenze che deriverebbero dalle inascoltate richieste”. Lo afferma, in una nota, Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP (Sindacato autonomo di polizia). Il sindacato lamenta come nella giornata di ieri si sia assistito “all’ennesimo rinvio e all’ennesima delusione” per il mancato incontro su questo tema e la mancanza di comunicazione “con chi dovrebbe garantire e garantirci di lavorare in modo quantomeno dignitoso. “Premessa l’importanza della campagna vaccinale, la preoccupazione più grande ed allarmante è che dal 15 ottobre numerosi servizi salteranno per una serie di motivi. Un esempio lapalissiano è quello per la prenotazione dei tamponi”. Ha affermato Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sap, al Giornale. Senza dimenticare, si afferma in una nota, “che si incorre in un grave rischio per la copertura della sicurezza sul territorio nazionale, poiché ci saranno agenti a cui scadrà il Green Pass durante il turno di servizio. Già sotto di 10mila uomini, abbiamo il timore di immaginare cosa potrebbe accadere alle esigue volanti che si trovano su tutto il Paese. A causa la scadenza del foglio verde, di uno degli operatori, le ‘Pantere’ potrebbero doversi fermare a metà turno. Medesimo problema potrebbe accadere durante le pubbliche manifestazioni. In buona sostanza numerosi servizi rischiano di saltare. La sicurezza pubblica è di fatto a repentaglio”. “Abbiamo chiesto di poter spiegare tutto questo al Ministro perché bisogna intervenire normativamente, ma fa orecchie da mercante e sfugge ai problemi”, conclude il Sap.