“Ieri Matteo Salvini lo ha ridetto di nuovo: ”Magari sono stato distratto io ma non mi sono accorto che dalle massime cariche dello Stato sia arrivato un promemoria agli italiani sul fatto che possano votare i referendum sulla giustizia. Conto che da qui a domenica sia il presidente della Repubblica sia il presidente del Consiglio si limitino quantomeno a ricordare agli italiani che votare i referendum è un diritto”. Chi ha parlato nei giorni scorsi con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riferisce un certo stupore, destinato a rimanere inespresso, per essere stato tirato in ballo spesso sulla questione del mancato appello pubblico alla partecipazione al voto referendario”. E’ quanto scrive il Foglio. “Appello che, in questa come in tutte le altre tornate referendarie, non ci sarà anche se Mattarella, come risulta al Foglio, si recherà diligentemente al voto domenica a Palermo – si legge – Il Mattarella-pensiero, così racconta chi ha avuto la possibilità di parlare con il presidente in queste ore, prevede da tempi non sospetti anche l’opzione per il non voto accanto alle altre. Un’opzione che appartiene alla libera scelta del cittadino e che deve essere rispettata. Nella concezione dell’attuale presidente, ”il voto più che un dovere è un diritto”. E il suo ragionamento lo si può sintetizzare così: mai un presidente della Repubblica dovrebbe prendere posizione quando sono in gioco libere scelte da parte degli elettori. Per chi suona la campana? Piuttosto chiaro”.
Mattarella, disappunto e stupore per richiamo di Salvini su silenzio Quirinale sui referendum
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