Vaccino, in Lombardia l’avvio è simbolico. Basta il pensiero…

23 Dicembre 2020
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Sarà un avvio simbolico, in attesa della partenza della campagna vaccinale vera e propria all’inizio di gennaio, quello in programma domenica 27 dicembre all’ospedale Niguarda di Milano, dove al mattino arriveranno le “cryobox” per la realizzazione di 1620 dosi (324 fiale più il materiale di consumo) di vaccino che verranno subito smistate con auto mediche nelle undici province lombarde. Le prime somministrazioni saranno per i professionisti sanitari e sociosanitari, fino ad esaurimento dosi. “Abbiamo ritenuto doveroso e corretto che questo avvio avvenisse simbolicamente in maniera diffusa sul territorio – ha spiegato l’assessore lombardo al welfare Giulio Gallera nel corso della conferenza stampa di presentazione della campagna vaccinale – visto che tutta la regione è stata percorsa dal coronavirus”.

I 14 presìdi individuati sono l’ospedale di Codogno per la provincia di Lodi, quelli di Alzano Lombardo e il Papa Giovanni per Bergamo, gli Spedali civili di Brescia, il S.Anna di Como, l’ospedale di Cremona, il Manzoni di Lecco, il Poma di Mantova, il Niguarda e il Pio Albergo Trivulzio a Milano, il San Gerardo di Monza, il San Matteo di Pavia, il presidio ospedaliero di Sondrio e l’ospedale Circolo di Varese. Il numero degli operatori sanitari e sociosanitari a cui verrà somministrato il vaccino nella prima fase è di 278mila, che aggiunti agli ospiti delle Rsa lombardi fanno un totale complessivo di 336.076 persone, le categorie considerate più esposte al contagio del virus. Sono state individuate le 65 strutture hub in base alla copertura geografica, al numero di operatori e ospiti presenti nelle strututre sanitarie e gli spazi per la conservazione del vaccino, ha spiegato il Covid manager Giacomo Lucchini, precisendo che a ciascuna delle strutture sono associate le strutture Spoke, cioè i presìdi ospedalieri e le Rsa. La consegna delle dosi del vaccino Pfizer, ha spiegato Lucchini, è prevista tra il 28 dicembre e il 4 gennaio direttamente agli hub.

Le consegne dovrebbero avvenire su base settimanale. Le strutture che inizieranno per prime sono gli hub, con la somministrazione ai propri operatori. Dalla seconda settimana è prevista la somministrazione ai presìdi ospedalieri e dalla terza settimana nelle Rsa. Il vaccino verrà somministrato in due dosi, a distanza di 21 giorni, con una tolleranza tra i 19 e i 23 giorni. Per la gestione e la preparazione delle dosi vaccinali, ha proseguito Lucchini, il personale verrà gestito con la formazione online dall’Istituto superiore di Sanità, mentre è previsto un helpdesk da parte dei produttori. Per la gestione delle vaccinazioni ogni hub ha competenza rispetto al territorio di affluenza e deve presentare un piano di realizzazione per la parte organizzativa e gestionale. 

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