Lombardia, “rischio spopolamento per 265 Comuni tra Oltrepò e Bassa Padana”

3 Aprile 2024
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PoliS-Lombardia suona l’allarme. Per la regione che traina il Pil, motore dell’export nazionale e protagonista dell’economia della macroregione più forte d’Europa, si apre uno spaccato di indebolimento territoriale. Il centro studi infatti rileva che vi sono zone molto grigie nello sviluppo e negli equilibri regionali, tanto che ben 31 Comuni sono a rischio spopolamento.

Si legge infatti che “Il fenomeno dello spopolamento demografico, nel prossimo decennio, coinvolgerà soprattutto comuni delle aree montane della regione, dell’Oltrepò Pavese e della bassa fascia padana”. E che Sono 265 i comuni lombardi ad alto rischio di spopolamento, pari al 18% del totale dei comuni lombardi”.

Si tratta di cifre impressionanti. Quasi un quarto dei Comuni. Ma dietro c’è subito un altro gruppo di “inseguitori”, altri “255 comuni a rischio moderato di spopolamento (17%)”.

Una progressiva desertificazione. Scarsa natalità, progressivo invecchiamento, fuga dalle periferie meno attrattive, crisi del lavoro…. Tutto insieme fa la somma di un disastro.

PoliS-Lombardia ricorda che è la provincia di Pavia ad avere “la maggiore concentrazione di comuni ad alto rischio di spopolamento (79 comuni pari al 43% dei comuni della provincia), seguita dalla provincia di Cremona (31 comuni pari al 27% dei comuni cremonesi) e da quelle di Mantova e Sondrio (rispettivamente 16 e 19 comuni pari al 25% dei comuni dalle relative province)”.

Sono i territori dove la campagna la fa ancora, si fa per dire, da padrona. “Il problema della provincia di Pavia è dovuto alla scarsa natalità (rispetto ai decessi) e al progressivo invecchiamento di una popolazione già più anziana della media”. Mentre i comuni ad alto rischio della provincia di Cremona e di Mantova “presentano invece un segnale di allarme soprattutto per quanto concerne la scarsa capacità attrattiva”.

Non da meno è la provincia di Sondrio, considerando che già di per sè si tratta di realtà poco popolose e dove “l’invecchiamento si presenta in maniera più allarmante”.

I criteri di valutazione tengono conto della densità abitativa, del tasso di occupazione, del tasso migratorio, dell’indice di vecchiaia, della natalità.

Il report specifica ancora che “è la provincia di Pavia quella che presenta una maggiore concentrazione di
comuni ad alto rischio di spopolamento (79 comuni pari al 43% dei comuni della provincia), seguita dalla
provincia di Cremona (31 comuni pari al 27% dei comuni cremonesi) e da quelle di Mantova e Sondrio
(rispettivamente 16 e 19 comuni pari al 25% dei comuni dalle relative province)”.

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