“Si tratta dell’ennesimo e inaccettabile tentativo di insabbiare la verita’ su quanto successo nella bergamasca piu’ di un anno fa. La strage di Bergamo non sara’ un’altra Ustica ne’ una delle altre stragi italiane finite con un nulla di fatto. In Italia ci sono stati piu’ di 120 mila morti ufficiali. Che la politica si prodighi a fare in modo che alcuni documenti non vengano messi a disposizione dei cittadini, evidentemente la dice lunga sulle responsabilita’ di molti”. Cosi’ Consuelo Locati, la legale che guida il pool di avvocati impegnati nella causa civile contro Governo e Regione Lombardia per conto di 500 familiari, commenta il ricorso vinto dal Ministero dell’Interno davanti al Consiglio di Stato per sospendere la decisione del Tar di rendere pubblici, sulla base di un accesso agli atti dell’AGI, gli atti con cui vennero ritirati i militari dalla Val Seriana.
Familiari vittime Covid: “Verità insabbiata in Val Seriana”. Viminale vince ricorso, non saranno pubblici atti su ritiro militari
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