“Comunque vada il voto, dopo tutte le accuse di allarmi democratici da destra e da sinistra, l’Italia precipitera’ nel caos e nessuna delle attuali coalizioni rimarra’ in piedi”. Secondo il leader di Azione Carlo Calenda, intervistato dal ‘Corriere della Sera’, l’unico modo per evitare tutto cio’ “e’ isolare le ali estreme, Fratelli d’Italia e Cinque Stelle, e andare avanti con una coalizione Ursula e un governo Draghi sostenuto da un terzo polo che avra’ almeno il 15%”.
La sinistra “ha quattro programmi diversi, quindi non ha un programma”. La destra “ha tre programmi diversi, provate a conciliare le tasse di Matteo Salvini con le pensioni di Silvio Berlusconi e il silenzio in merito di Giorgia Meloni”, articola ulteriormente il numero uno del Terzo polo, per il quale, dunque, “nessuna delle coalizioni e’ in grado di governare il Paese”.
“Non esiste voto utile”, sostiene Calenda, secondo cui “i collegi uninominali non sono contendibili e cio’ che e’ realmente possibile per fermare la vittoria della destra e’ il proporzionale”. “E’ tempo di chiudere la stagione del bipopulismo – esorta – anche perche’ Letta si rialleera’ con Conte cinque minuti dopo le elezioni e il centrodestra e’ gia’ a pezzi”. Il confronto Rai tra i soli Letta e Meloni “puo’ accadere solo in un Paese provinciale come il nostro”, attacca il leader di Azione. “In nessuna democrazia occidentale viene consentito a due dei quattro leader politici di decidere il formato dei confronti”, aggiunge.