Prezzi in deflazione e consumi giù. Campanello di povertà post Covid

12 Agosto 2020
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i prezzi che scendono non sono un buon indicatore di salute dell’economia. Il Codacons legge nel crollo dell’inflazione che a luglio scende al -0,4% su base annua “un pessimo segnale per l’economia italiana, perché rispecchia la grave crisi dei consumi che si registra nel nostro paese. E’ piu’ che evidente che una riduzione cosi’ marcata dei prezzi, come affermano tutti gli analisti, non e’ affatto un elemento positivo, e non determina alcun incremento del potere d’acquisto dei cittadini – spiega il presidente Carlo Rienzi -. I listini infatti scendono per effetto del generale impoverimento delle famiglie causato dal Covid, che ha ripercussioni dirette sui consumi, letteralmente crollati negli ultimi mesi in quasi tutti i settori”.

Se i consumatori non comprano, i prezzi scendono, e di certo gli italiani non beneficiano di tale situazione, che determina solo una illusione ottica sul fronte del potere d’acquisto”. “Siamo in presenza di una vera e propria emergenza prezzi in Italia, e il periodo di deflazione che prosegue oramai da mesi creerà ulteriori danni all’economia nazionale – prosegue Rienzi – Il Governo deve intervenire per rilanciare i consumi attraverso misure serie e strutturali e non certo con bonus a pioggia che, come insegna l’esperienza del passato, non hanno gli effetti sperati sul fronte della spesa”.

(red)

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