di Gigi Cabrino – Tre settimane tra febbraio e marzo di cassa integrazione per adeguare la produzione ai flussi di domanda.
È questo l’inizio 2024 per gli stabilimenti di Mirafiori.
“Il 2024 non poteva iniziare peggio di così – afferma il segretario generale della Fiom Torino, Edi Lazzi –. Dopo lo stop per un intero mese a scavallo dell’anno, ecco che arriva la nuova comunicazione di cassa integrazione. Sono numeri inquietanti, tanto più alla luce dello sbarco nel mercato statunitense della 500 elettrica”.
“Mirafiori è in agonia – osserva – è necessario darle ossigeno con nuove produzioni. Questo è un altro segnale che mi fa sostenere che abbiamo fatto bene con Fim e Uilm, a scrivere il documento unitario per il rilancio di Mirafiori e dell’automotive in generale”. Con il 2024 lo stabilimento di Mirafiori è entrato nel diciassettesimo anno consecutivo di utilizzo degli ammortizzatori sociali
“Ci attiveremo da subito per chiedere un incontro all’azienda per capire come mai quest’anno è iniziato in sofferenza. Il nostro obiettivo è gestire al meglio la fermata produttiva delle Carrozzerie e trovare delle soluzioni in grado di tutelare il reddito di lavoratrici e lavoratori, come il loro distacco in altre realtà del gruppo Stellantis” dichiarano Luigi Paone, segretario generale Uilm di Torino, e Gianluca Rindone, per la Uilm.