E’ la guerra delle materie prime: crollo fornitura di palladio e neon per costruire i chip. Ci fermeremo?

9 Marzo 2022
Lettura 1 min

di Bruno Detassis – La guerra delle materie prime. Possiamo definirlo anche così Il conflitto ucraino. Perché per reealizzare i chip su cui si basa tutta l’industria e la vita quotidiana, servono dei seminconduttori: lil palladio, di cui la Russia produce il 40% mondiale, e il neon, che ha in mano per il 70% l’Ucraina. Tirare le somme è facile.

I chi servono per i telefoni cellulari per la tecnologia, i pc, praticamente tutto. Quindi, oltre al petrolio, la guerra delle materie prima coinvolge di fatto tutto il mondo dipendente di fatto dalla tecnologia, dall’informatica.

Poi si può aggiungere il grano, il mais che arrivano dall’Ucraina, oramai da dimenticare. La globalizzazione e l’interconnessione rendono questa guerra mondiale. Da una parte del globo c’è chi muore, e fugge, dall’altra c’è chi resta paralizzato nel lavoro e nei consumi. Non chiamarla guerra mondiale è un errore.

Foto di Brian Kostiuk

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

La cittadina… di Antalya, secondo il Corriere

Prossimo Servizio

I federalisti senza l’elmetto

Ultime notizie su Economia

I Comuni ascoltano gli artigiani più di Roma

di Gigi Cabrino – Se i territori e gli enti locali si sentono abbandonati dallo stato centrale arrivano gli imprenditori e i sindaci a richiamare l’importanza della politica e dell’ economia territoriale.È

Benzina, un lusso

Al secondo deciso ribasso delle quotazioni dei prodotti raffinati si fermano i rialzi dei prezzi dei carburanti alla pompa, con la benzina in self service sopra i 2 euro/litro in media nazionale e
TornaSu