di Roberto Gremmo – I federalisti, la Svizzera insegna, non hanno l’elmetto. Di fronte al sanguinoso conflitto fra i nostalgici della Grande Russia zarista-stalinista e i propagandisti armati del consumismo capitalistico non si giustificano in alcun modo le scelte di campo, perché entrambe i contendenti mostrano di non voler in alcun modo lasciare che i destini di quelle terre martoriate possano essere decisi pacificamente dagli interessati, superando ed annullando confini artificiali stabiliti dagli eserciti e dai vincitori.
Non possiamo stare dalla parte di un imperialismo oligarchico che si mostra orfano della sovranità limitata imposta dall’armata rossa. Ma al contempo dobbiamo rifiutarci di marciare disciplinati dalla parte dei guerrafondai occidentalisti, che fanno dell’ intangibilità dei confini il caposaldo della loro idea di Europa. Catalunya insegna. Solidarietà umana (non passerelle mohitiste e ridicole) alla povera gente massacrata, invito a riannodare antichi legami spirituali, rifiuto di incrementare il conflitto con l’invio delle armi, riscrittura delle carte geografiche con criteri federalisti, rispettando e privilegiando le identità etniche. Ma senza calarsi l’elmetto sugli occhi, per non essere ciechi di fronte ad una realtà dove i diritti dei Popoli non sono mai rispettati.