In vista dell’addio al mercato tutelato dell’energia elettrica che terminerà il prossimo 1 luglio, Assoutenti chiede a governo e Arera un intervento per evitare speculazioni sulle bolle
tte del gas, per le quali il regime di tutela è già terminato lo scorso 10 gennaio, e di porre rimedio alla politica delle “doppie tariffe” (mercato libero e Stg) delle società vincitrici di gara, praticando quella meno cara per i propri clienti. “Come noto a partire da luglio tutti gli utenti non vulnerabili (oggi circa 5 milioni) che non avranno scelto un operatore sul mercato libero dell’elettricità passeranno al Servizio a Tutele Graduali, godendo di un risparmio sulla tariffa di maggior tutela di circa 131 euro annui a famiglia. – spiega il presidente onorario e responsabile energia di Assoutenti, Furio Truzzi – Un risparmio ottenuto grazie agli sconti garantiti dalle società fornitrici che hanno vinto le aste indette da Acquirente Unico, e che rappresentano il 70,49% del mercato”.
“Tali società, come ha dichiarato Enel per bocca del suo amministratore delegato Flavio Cattaneo (che con il 48% del mercato è la più importante di queste), potrebbero rifarsi dei minori guadagni nel comparto luce subissando i clienti che entreranno nelle tutele graduali con proposte di contratti di fornitura gas, scatenando una guerra commerciale a danno dei consumatori, visto che una recentissima indagine di Arera su oltre 2 milioni di scelte effettuate nel 2023, ha evidenziato che solo il 15% dei consumatori ha scelto un contratto più vantaggioso, mentre l’85% è andato incontro a tariffe uguali se non peggiori, complici appunto le strategie aggressive attuate dalle società fornitrici”.
“Governo e Arera devono fissare paletti precisi da qui al primo luglio per assicurare la possibilità di utilizzare il STG a tutti gli utenti e non solo a quelli della maggior tutela, scongiurare guerre commerciali nei due mercati luce e gas e proteggere i consumatori dagli assalti di politiche commerciali scorrette. Infine, non meno importante, definire che il cliente vulnerabile deve avere la miglior tariffa anche rispetto al Servizio a Tutele Graduali”, conclude Truzzi.