Ucraina come la Genova di Perasso e del 25 aprile. La libertà non te la regala nessuno, te la devi conquistare

20 Marzo 2022
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di Roberto Paolino – Il 5 Dicembre 1746, 276 anni fa, un figgeu (ragazzo) dal nome Giovanni Battista Perasso, divenne famoso.
A quei tempi Genova subiva l’occupazione dell’impero Asburgico e quel ragazzino scagliando  quella pietra  contro l’esercito  Austro- Piemontese diede inizio alla rivolta.
La traduzione molto libera dal genovese antico di che l’inse potrebbe significare  volete che inizi? o meglio volete la guerra?
Questo ragazzo  rappresenta la forza del popolo Genovese e soprattutto la voglia di libertà del popolo oppresso.


Passano circa 199 anni e Genova con molti atti eroici si libera  da sola dall’occupazione nazista
Il 24 Aprile 1945 viene proclamato lo sciopero generale e ai partigiani si uniscono operai e cittadini comuni in un numero di 10 volte superiore a quanto previsto.


E così, al mattino alle 5, iniziano a sentirsi scambi di colpi di armi leggere e poi di mortaio, Si combatte in piazza De Ferrari, All’alba del 25 aprile si combatte ancora, ma rapidamente anche sul mare i tedeschi devono cedere, a Sestri poi a Prà, Voltri e fino ad Arenzano.
Due episodi sempre nella stessa città e tra loro moltissimi anni, ma con un comune denominatore la voglia di libertà.

Un video diventato virale nelle ultime ore mostra un Ucraino in mezzo alla strada che sembra cercare di bloccare i mezzi militari di Mosca. Il gesto ha ricordato l’atto del “tank man” cinese che nel 1989 tentò di fermare i carri armati in piazza Tienanmen. Ancora, nelle città Ucraine occupate il popolo organizza manifestazioni di protesta sfilando con le bandiere in mezzo ai carri armati russi.
Sanno di rischiare la vita, sanno che una raffica di mitra potrebbe ucciderli tutti, ma non se ne curano perché sono patrioti che difendono la libertà la democrazia, la Patria. Non si tratta di demagogia a buon mercato, ma è la fedele fotografia, di quanto sta accadendo.

Il popolo vuole, desidera la libertà la democrazia e mai e poi mai sarà sottomesso. Ne sono convinto resisteranno finché torneranno liberi.


“Popolo genovese esulta. L’insurrezione, la tua insurrezione, è vinta. Per la prima volta nel corso di questa guerra, un corpo d’esercito agguerrito e ancora bene armato si è arreso dinanzi a un popolo. Genova è libera. Viva il popolo Genovese”.
Tante similitudini uniscono il popolo Genovese che  si è liberato da solo dall’esercito nazista, con la lotta eroica del popolo Ucraino.


Lascio ad altri le analisi geopolitiche le precisazioni le puntualizzazioni sono federalista cioè sempre e comunque dalla parte del popolo, della democrazia e della libertà.

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Direttrice: Stefania Piazzo
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