A Trieste alcuni residenti si sono opposti al taglio di un albero, all’interno di un quartiere venduto per fare spazio ai nuovi uffici della Lloyd. Questa la storia di Antonio Dainese.
“Oggi abbiamo vinto noi. Almeno per il momento. Questa mattina di fronte casa ci accorgiamo che un piccolo esercito di operai sta per tagliare un albero di acacia di oltre 10 metri e di almeno mezzo secolo.È in corso da mesi un restauro di quel condominio.Scendo in strada.‘Cosa state facendo? Non vorrete mica tagliare l’albero?’Viene fuori che la multinazionale che ha comprato tutto lo stabile dal Lloyd, vuole tagliarlo per ragioni commerciali, così ci spiegano.Altri cittadini si uniscono alla protesta, alcuni di loro vivono nell’edificio da decenni e non gradiscono affatto che l’albero venga abbattuto.‘Mi fate vedere il permesso?’Non ci fanno vedere il permesso.Volano paroloni.Chiamo la polizia.Mentre sono al telefono il piccolo esercito si affretta a mettere via tutti gli attrezzi e poi, alla velocità della luce, spariscono tutti e rimane solo il capo cantiere!‘Come mai sono spariti tutti?’Arriva la polizia locale.L’agente chiede al capocantiere semplicemente: ‘avete il permesso di tagliare quest’albero?’‘No’Fine della storia.L’albero è ancora lì, con qualche ramo in meno, ma è ancora lì.Abbiamo scritto al comune e vigileremo insieme ai vicini, tutti scandalizzati come noi“