di Carlo Andreoli – Inutile pensare che il Presidente della Repubblica decida coraggiosamente di sciogliere le camere, qualora si manifestasse una netta vittoria alle elezioni regionali da parte del centrodestra.
Ma l’esito del referendum sul taglio dei parlamentari, potrebbe scardinare ancor di più il sottile equilibrio dell’esecutivo.
Se il voto referendario non dovesse confermare la decisione assunta dal Parlamento, la parabola del movimento 5 stelle si dichiarerebbe conclusa. Una forza politica, svuotata dalla sua portata ideologica nei suoi principi cardine, decreterebbe l’inevitabile fine. Quella lotta alla casta e quell’atteggiamento Rousseauiano, portati come vessillo dal movimento, potrebbero non trovare più la legittimazione da parte del popolo, quello stesso che due anni fa sperava nella rivoluzione pentastellata.
Ma cosa è stato il Movimento 5 stelle? Un contenitore creato ad hoc, per incardinare quei moti e quelle reazioni scaturite per il governo Monti?Quando la gente era stanca, stufa e i suicidi da parte di imprenditori italiani erano all’ordine del giorno, il sistema ha dovuto creare il suo giocattolo più popolare , riconducendolo poi nel palazzo?