Il governo britannico e’ pronto anche a coinvolgere le forze armate per porre fine ai problemi di approvvigionamento dei supermercati causati dalla pandemia di coronavirus, col conseguente fenomeno degli scaffali vuoti in alcuni punti vendita, soprattutto nelle aree piu’ periferiche del Paese. Secondo i tabloid della stampa popolare, sono stati messi in stand-by circa duemila autisti di mezzi pesanti appartenenti ai Royal Logistics Corps e ad altri reparti dell’esercito di Sua Maesta’, ai quali e’ stato dato un preavviso di cinque giorni qualora servisse il loro apporto per intervenire nella distribuzione di alimenti e altre forniture essenziali, comprese le medicine. Questo serve per contrastare il ‘pingdemic’, una crisi di assenze dai posti di lavoro innescatasi dopo che migliaia di persone sono finite in isolamento precauzionale (in Inghilterra e Galles) per contatti con individui contagiati rilevati dal sistema digitale di test e tracciamento anti-covid del servizio sanitario nazionale (Nhs). Alla fine di luglio la Road Haulage Association, l’associazione del settore autotrasporti, lamentava una carenza di 100.000 camionisti nel Regno, dovuta anche al fatto che dopo la Brexit molti di questi, non britannici, avevano optato per spostarsi in altri Paesi. Comunque il fenomeno della ‘pingdemic’ si sta ridimensionando, come ha mostrato nella prima settimana di agosto la netta frenata del numero di isolamenti cautelari.

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