di Giovanni Robusti – Il gioco “sofisticato” ma sterile della comunicazione. Si gioca tutto sul dire e non sul fare. Salvini va alle consultazioni con una premessa, lasciata alla stampa, entro ma con ministri della Lega. Cosa e come lo dirà a Draghi, non è detto sapere. Ma intanto tenta di sortire 2 effetti. Da una parte. Crearsi una via di fuga preventiva se intuisse che la posizione della Meloni alla sua destra gli possa soffiare troppi voti. Mi astengo anch’io perché avrei voluto ma mi hanno detto di no. Dall’altra. Metter fuori gioco o anche solo tentare di sbaragliare le posizioni degli avversari. PD, 5S & c non accetteranno mai di fare un governo con dentro propri uomini seduti di fianco a quelli della Lega. Se poi ci fossero anche uno o più di Forza Italia, il NO diventerebbe corale. Tanto che già nel PD si inizia a dire: governo di soli tecnici. E qui va in buca ancora qualche testa e Draghi ride sotto i baffi. Ma credono tutti lor signori che la gente abbia proprio la testa nel sacco? Questo modo di trattare la cosa pubblica guardandosi sempre dietro le spalle o al proprio fondo schiena non porta da nessun parte. Ricordarsi che la nonna diceva sempre che “chi troppo vuole, nulla stringe”.
Il doppioleghismo
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