di Luigi Basso – Certo che le ultime 24 ore del Governatore ligure non devono essere state molto facili.
Dopo la notizia che la Liguria sarebbe diventata da oggi zona arancione per via dei dati drammatici sull’epidemia di Covid 19, una vera mazzata per un politico che ancora poco tempo fa accusava di essere un gufo chi lo metteva in guardia dall’andazzo che si era preso in Liguria, è uscita l’inchiesta de Il Fatto Quotidiano sui finanziatori del suo partito, quasi tutta gente che ha interessi economici molto precisi in Liguria.
La giornata proseguiva, poi, con le polemiche sul poltronificio ligure alle quali il Governatore ribatteva peggiorando la sua immagine pubblica, peraltro già gravemente compromessa dopo la gaffe sugli anziani non indispensabili al ciclo economico, degna di un Attali qualunque (non a caso, forse, i due provengono dal mondo socialista).
Infatti il Presidente Toti, avendo fatto dimettere i consiglieri regionali nominati assessori in modo da far subentrare i primi dei non eletti, è stato accusato di aver aumentato a dismisura i costi dell’ente che amministra.
La risposta è stata incredibile: l’ho fatto per aumentare il tasso di democrazia in Regione, visto che così la Giunta non influenzerà il Consiglio.
Tutto giusto: peccato che per 5 anni i suoi consiglieri assessori non si dimisero.
Quindi, seguendo il Toti-pensiero, possiamo dire che i liguri per 5 anni sono stati governati in modo meno democratico.
Una genialata.
La giornata surreale di Toti è poi finita con le foto che il Consigliere di opposizione Sansa ha postato su FB che ritraggono un Toti “sregolato”.
Durante una importantissima riunione con le minoranze consiliari sull’emergenza sanitaria, durata ore, il Governatore avrebbe smanettato tutto il tempo col telefonino, avrebbe fumato un sacco di sigarette al chiuso, si sarebbe pure tolto la mascherina: insomma, della serie “Viva l’educazione civica”.
Che dire? Deve essere difficile essere Toti.
Immagine tratta dal profilo fb di Ferruccio Sansa
