“Normale che i presidenti di Regione cerchino soluzioni alternative per aumentare la disponibilita’ di vaccini”. A dirlo e’ Agostino MIOZZO, coordinatore del Cts, a proposito della ricerca dei vaccini anti-Covid fuori dal sistema centralizzato da parte del Veneto, guidato da Luca Zaia.
Non si parla d’altro mentre il piano Bertolaso per la Lombardia viene bloccato dal ministero discutendo di una strategia che deve essere prima discussa in conferenza Stato-Regioni. Da una parte, c’è il fuoco acceso della polemica che investe Palazzo Lombardia. Dall’altra, c’è il pragmatismo veneto.
“Le informazioni che sono state date sulla disponibilita’ di vaccini hanno generato molta apprensione nell’opinione pubblica che vede di fatto quotidianamente rimodulare i programmi vaccinali in considerazione delle restrizioni di forniture di giorno in giorno annunciate dalle aziende produttrici”, spiega MIOZZO. “Analogamente a quanto e’ accaduto a marzo e aprile per la ricerca di dispositivi di protezione individuale, come la ricerca ora dei vaccini fuori dal circuito, anche l’approvvigionamento dei dpi non ha avuto una sola fonte di ma molteplici. Mi auguro pero’ che questa ricerca non sia fatta contro i principi e gli accordi stabiliti dall’Italia a livello europeo e che comunque prenda in considerazione quanto approvato da EMA e AIFA in tema di vaccini validati e quindi utilizzabili sul nostro territorio”, ha concluso il coordinatore del Cts MIOZZO.