di Carlo Andreoli – La Commissione contenziosa del Senato ha annullato il taglio dei vitalizi. Si ritorna alla situazione precedente al 16 Ottobre 2018, riportando le pensioni d’oro agli ex parlamentari. Gli unici voti contrari alla decisione di annullamento, provengono dalla Lega, dal Senator Pillon e della neo entrata Alessandra Riccardi. Dura la risposta del capo politico del M5S Vito Crimi: “La casta si tiene il malloppo – Ci provavano da mesi: lo hanno fatto di notte, di nascosto.
E’ uno schiaffo a un Paese che soffre. La casta si tiene il malloppo, noi non molleremo mai per ripristinare lo stato di diritto e il principio di uguaglianza. Chi dobbiamo ringraziare per questa operazione, la presidenza del Senato?”. Non solamente si sono espresse contrarie alla decisione forze come la Lega e i M5S, promotori al tempo del governo giallo-verde dell’iniziativa, ma anche il PD che ritiene inaccettabile la decisione intrapresa dalla Commissione in questo difficile momento per il paese.
Chi esulta è il difensore degli ex parlamentari, l’avvocato Paniz: “E’ stato ripristinato lo Stato di diritto. La delibera è stata annullata perché ritenuta ingiustificata a fronte della giurisprudenza consolidata della Corte Costituzionale e del diritto dell’Unione europea, in base alla quale di fronte a una situazione consolidata gli interventi di riduzione degli importi devono rispondere a cinque requisiti, nessuno dei quali era stato rispettato dalla delibera.
In primo luogo non deve essere retroattivo, mentre questo taglio lo era; in secondo luogo non deve avere effetti perenni, come invece li aveva la delibera; in terzo luogo non deve riguardare una sola categoria ma deve essere ‘erga omnes”
La cassa integrazione non arriva ma i privilegi ritornano più forti di prima.
