“C’è un clima da tregenda in Italia, alimentato da chi tenta di riportare la nostra Nazione ai drammatici anni Settanta . Non lo dobbiamo consentire”. Lo afferma Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Lo si è visto ieri sera a Torino, con una città letteralmente devastata da chi protesta contro il Governo perché vorrebbe, nella sostanza, che i mafiosi uscissero dal 41 bis. Lo si è visto a Milano dove Meloni e Valditara sono stati esposti a testa in giù per richiamare Piazzale Loreto, una delle pagine peraltro più vergognose della nostra storia. Lo si è visto dopo la tragedia di Cutro – continua Antoniozzi – in cui, invece di piangere insieme la morte di decine di persone causata da un sistema globale che impone risposte globali si è scatenata la suburra dell’aggressione politica, quando avremmo dovuto chiedere una inversione di marcia all’Europa proprio per difendere la sacralità della vita”.
“Lo si è visto a Firenze con una manifestazione legittima, ci mancherebbe, ma dettata dalla narrazione strabica di chi pensa che aleggino si di noi fantasmi del passato. Lo si è visto dalla riproposizione di steccati artificiali che tendono a dividere gli italiani sulla base di superiorità democratiche inesistenti. Siamo vicini ai cittadini e ai commercianti di Torino – continua Antoniozzi – e idealmente a tutte le famiglie delle vittime di mafia, alle forze dell’ordine , ma lontani da chi invoca un’impossibile marcia indietro sulla dignità dello Stato e su ogni rifiuto di transazione politica con terroristi e mafiosi. Chiediamo senso di responsabilità a chi ha ruolo di leadership politica affinché non si soffi sul fuoco: i nostri giovani e le nostre città non hanno bisogno di propalatori di tensione ma di saggi pompieri. Non dobbiamo correre il rischio di tornare negli anni bui in cui la violenza la fece da padrone”, conclude.