Sette italiani su dieci sono gia’ convinti di vaccinarsi contro il Coronavirus, altri due nutrano qualche dubbio ma probabilmente alla fine lo faranno mentre soltanto un decimo sarebbe ‘no vax’. Ammesso, per chi è favorevole, che il vaccino arrivi.
E’ quanto emerge dalle previsioni sui consumi per il 2021 diffuse oggi da Coop. In base all’indagine, la ripresa economica si allontana (per il 33% del campione di manager intervistato scivola addirittura al 2025 e oltre) mentre la possibilita’ di vaccinarsi si fa sempre piu’ reale (solo un italiano su dieci si dice contrario alla vaccinazione). Per il 37% del campione la “speranza” torna ad essere la parola che meglio puo’ descrivere il 2021, subito seguita dal “cambiamento” (19%) e dalla possibilita’ di poter presto costruire “qualcosa di nuovo” (23%). Piu’ della meta’ (il 53%) ammette di voler rivedere le priorita’ della propria esistenza, a partire da un nuovo equilibrio fisico e psicologico.
Sempre attenta al benessere e anche all’ambiente, l’Italia assiste al tramonto di alcuni ruoli – politici (un italiano su due dichiara di avere meno fiducia) e media in testa – e alla nascita di nuovi eroi (medici e scienziati). Stando alla fotografia scattata con il sondaggio “2021, l’anno che verra’” svolto da Coop e Nomisma e nell’indagine “2021 Restart. Il nuovo inizio per l’Italia e gli italiani” rivolta alla community del sito di italiani.coop, la ‘bolla’ in cui gli italiani si sono chiusi facendo di necessita’ virtu’ e’ prossima all’esplosione e fra le voci di spesa in crescita tornano i viaggi e le vacanze, la socialita’ live e una nuova mobilita’ (sostenibile e Covid free).
Il virus ha poi funzionato come catalizzatore di trasformazioni e se alcune delle abitudini da lockdown si consolideranno, in parte saranno invece superate e ribaltate. Nelle intenzioni per il nuovo anno si affermano soprattutto stili di vita piu’ salutari (il 46% del campione si spostera’ quotidianamente a piedi, il 42% fara’ attivita’ fisica, il 20% frequentera’ spa e centri benessere), comportamenti improntati a una maggiore sobrieta’ (per la prima volta il 35% acquistera’ abiti facendo attenzione alla loro sostenibilita’) e attenzione alle persone piu’ fragili (il 28% dedichera’ piu’ tempo a parenti anziani non autosufficienti, il 26% ai propri figli), sperimentazione delle opportunita’ digitali come lo streaming e l’e-banking. Oltre 4 italiani su 10 dichiarano che nei prossimi 12 mesi viaggeranno piu’ spesso. Diventano invece fuori moda i comportamenti orientati al riconoscimento sociale (per un italiano su due si riduce l’acquisto di abiti di alta moda), le visite ai grandi mall e le discoteche (il 63% degli italiani rinuncera’ a quest’ultime in parte o del tutto).
