‘Ndrangheta in Brianza, chiusi locali e attività autovetture

29 Dicembre 2020
Lettura 1 min

Un discopub di Giussano (Monza) e’ stato chiuso dai carabinieri a seguito di interdittiva antimafia emessa dal Prefetto di Monza e Brianza Patrizia Palmisani nei confronti della societa’ che ne cura la gestione per sospetta infiltrazione mafiosa. A quanto emerso dagli accertamenti dei militari della compagnia di Seregno (Monza), in collaborazione con la Polizia Locale, il 50% delle quote del locale appartengono a Nazareno Stagno, figlio di Antonio Stagno, membro della Locale dell’ndrangheta di Seregno-Giussano e collegata al clan Giampa di Lamezia Terme, oltre che cognato di Rocco Cristello, boss della Locale Lombardia ucciso nel 2008 a Verano Brianza (Monza). Altri due provvedimenti interdittivi sono stati emessi nei confronti di due societa’ di Seregno e una di Desio (Monza), dedite a diverse attivita’ tra cui la dismissione di autovetture, collegate a Ignazio Marrone, condannato in secondo grado per associazione per delinquere con aggravante del metodo mafioso, sentenza divenuta irrevocabile il 9 luglio scorso.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Salvini: favorevole a vaccino ma senza obbligo

Prossimo Servizio

70mila sanitari contagiati, “Operatori indifesi, piano pandemico ancora fermo a 2006”

Ultime notizie su Lombardia

TornaSu