Rate Pnrr rimodulate…

21 Luglio 2023
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di Gigi Cabrino – Il governo, nella trattativa con la Commissione Europea ha rivisto alcuni obiettivi del PNRR, alcuni progetti sono stati rimodulati- è il caso dei fondi per l’edilizia residenziale universitaria – ma, a quanto annunciato dal ministro Fitto, le rate in pagamento nel 2023 arriveranno.


Italia Oggi conferma che i 35 miliardi della terza e della quarta rata Pnrr arriveranno. Le risorse che il governo italiano si attendeva per il 2023 saranno tutte pagate dall’Europa ma verranno rimodulate come diretta conseguenza della rimodulazione degli obiettivi concordata con l’Ue. Oggetto del contendere il raggiungimento del target che prevedeva entro la fine del 2022 (quindi entro l’orizzonte temporale della terza rata) la creazione di 7.500 posti letto ulteriori negli studentati universitari. Un obiettivo contestato dalla Commissione Ue che lo ha ritenuto non completamente centrato (come invece affermava il governo italiano) in quanto non tutti i posti letto sarebbero stati di nuova creazione.

E così, per uscire dall’impasse, il governo ha concordato con Bruxelles lo spostamento di tale target sulla quarta rata che è stata ufficialmente richiesta lo scorso 11 luglio per gli obiettivi da raggiungere entro il 30 giugno. In questo modo gli obiettivi della quarta rata salgono da 27 a 28 per un totale di 16,5 miliardi di euro (500 milioni di euro in più).  Parallelamente, i 55 target che l’Italia aveva dichiarato di aver raggiunto entro la fine del 2022 scendono a 54 e le risorse della terza rata (non ancora pagata da Bruxelles) scendono da 19 a 18,5 miliardi. La rimodulazione, concordata con l’Ue, è stata annunciata dal ministro Raffaele Fitto durante la cabina di regia di ieri che l’ha approvata dando di fatto il via libera formale alla richiesta di modifica della quarta rata che sarà inviata alla Commissione europea. La proposta sarà esaminata dalla stessa Commissione e poi dal Consiglio dell’Unione europea congiuntamente alle altre 10 proposte di modifica della quarta rata già esaminate dalla Cabina di regia e presentate l’11 luglio alla Commissione.

La rimodulazione degli obiettivi richiesta dal governo ha subito sollevato una selva di critiche tra le fila delle opposizioni che hanno subito parlato di un Pnrr “sbriciolato” che sul rinvio per gli studentati prende in giro gli universitari. A placare le polemiche – conclude Italia Oggi – è arrivato il benestare del commissario europeo agli affari economici, Paolo Gentiloni, secondo cui la rimodulazione proposta dal governo italiano è “un’intesa positiva”.

La diretta conseguenza di questo via libera, ha aggiunto Gentiloni, è che “l’Italia raggiungerà gli obiettivi previsti per la terza e la quarta rata e nelle prossime settimane riceverà il pagamento della terza rata”. “Tutto questo conferma il lavoro costruttivo e positivo fra Roma e Bruxelles”, ha concluso.

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