di Gigi Cabrino – Che il PD da tempo abbia assunto i toni e gli argomenti dei cinque stelle allergici al lavoro non è una novità ma che il lavoro sia da abolire( come è stata secondo i cinque stelle abolita la povertà in teoria…) non ce lo saremmo aspettati.
Invece è la proposta di una delle candidate under 35 sbandierate da Letta, Rachele Scarpa.
La candidata PD ha candidamente affermato che si deve “interrompere quel circolo vizioso per cui il lavoro è l’unico mezzo di sostentamento”.
Si, è un circolo vizioso quello che vivono milioni di persone che ogni giorno si alzano e vanno al lavoro per sostenere le proprie famiglie, roba, insomma, del passato.
Ma non era il PD a ergersi ad unico difensore del dettato costituzionale? No, perché, se non ci siamo persi qualche modifica costituzionale, il lavoro è ancora quella cosuccia su cui si fonda la repubblica, oltre ad essere ciò che vogliono milioni di giovani che studiano e si preparano nelle nostre scuole.
Evidentemente sarà un contagio del virus pentastellato, il lavoro come una iattura da cui si può scappare con sussidi statali.
Certo, poi andrebbe spiegato chi li paga questi sussidi sostitutivi del lavoro, ma chiedere questo alla aspirante parlamentare PD è troppo.
Poveri noi vecchi 45enni a pensare ancora a trovare la prima occupazione per sostenere le nostre famiglie…. Qualora l’aspirante onorevole Scarpa avesse la soluzione per uscire da questo circolo vizioso, che per noi ottusi continua ad essere virtuoso, chiamato lavoro ce lo faccia sapere.
Resta da capire come Letta, di sicuro un moderato, lontano da posizioni estreme e, a giudicare dal suo curriculum di tutto rispetto gran lavoratore e studioso, cosa abbia a che fare con questi fenomeni; non poteva lasciarli ai cinque stelle, di certo non allergici al reddito di cittadinanza?