In un contesto di incertezza e volatilita’ dei mercati, ci siamo attivati rapidamente per garantire nuovi flussi di approvvigionamento. Lo ha dichiarato l’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, commentando i risultati del primo semestre e del secondo trimestre 2022. “Dopo gli accordi sulle forniture di gas con i nostri partner in Algeria, Congo ed Egitto nella prima parte dell’anno, a giugno Eni e’ entrata nel progetto North Field East in Qatar, il piu’ grande sviluppo di Gnl al mondo. In Africa orientale, abbiamo avviato la produzione di gas del progetto Coral South Flng operato da Eni, il primo a valorizzare il grande potenziale del Mozambico. In Italia, ci siamo proattivamente impegnati nella ricostituzione degli stoccaggi di gas in previsione della prossima stagione invernale e le nostre raffinerie hanno aumentato significativamente i tassi di lavorazione per garantire un adeguato flusso di prodotti petroliferi per soddisfare la richiesta di mercato”, ha aggiunto Descalzi.
“Abbiamo profuso – ha aggiunto – il massimo impegno nel garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, continuando nel mentre ad attuare la nostra strategia di decarbonizzazione. In Plenitude, il programma di espansione della capacita’ di generazione da fonti rinnovabili prosegue verso l’obiettivo di superare i due Gw entro la fine dell’anno; date le condizioni di mercato, l’Ipo e’ stata rimandata ma rimane nei nostri piani. Il business Eni della mobilita’ sostenibile incrementera’ il valore delle nostre bioraffinerie, facendo leva sull’integrazione verticale con il nostro innovativo agri-business e il portafoglio di soluzioni decarbonizzate. Tecnologie breakthrough – ha concluso Descalzi – sono il motore del nostro sviluppo come testimonia la costruzione in corso dell’impianto dimostrativo di fusione magnetica che punta a produrre energia netta da fusione nel 2025″.
Intanto entrano in vigore da oggi in Germania i nuovi obiettivi di riempimento dei depositi di gas, stabiliti dal ministero dell’Economia e della Protezione del clima. Come riferisce l’emittente televisiva “Zdf”, l’obiettivo e’ “preparare meglio” il Paese a una possibile crisi di questa fonte di energia nel prossimo inverno. A tal fine, le strutture di stoccaggio del gas dovranno essere riempite per due terzi entro il primo settembre. All’inizio del mese successivo, il livello salira’ all’85 per cento e, dal primo novembre, al 95 per cento. Finora, l’obiettivo era l’80 per cento entro il primo ottobre. Intanto, il ministro dell’Economia e della Protezione del clima tedesco, Robert Habeck, ha dichiarato che “il governo federale sta facendo tutto il possibile per continuare a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento” di gas.