Si conferma il trend per nulla positivo del turismo nelle città d’arte, qyelle che più di tutti stanno pagando il prezzo del post covid. L’ultimo monitoraggio di Confindustria Alberghi parla del 67,3% di strutture chiuse. Il bilancio parte dall’inizio di giugno ed è poco promettente. Ma vediamo altri numeri del report. Nelle destinazioni balneari, il 17,3% degli alberghi non è ripartito, nelle zone a vocazione termale il 6% è rimasto fermo.
Ma pare che l’emorragia di turismo sia destinata a non fermarsi neppure in agosto. Nelle città d’arte il Tasso di Occupazione Camere è di poco superiore al 10% ( -70% rispetto al 2019) , il crollo dei prezzi di vendita su agosto, registrato nel 60% delle strutture aperte, è cartina di tornasole della bassa domanda di alberghi. (red)
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