di Gigi Cabrino – La scuola sicuramente riprenderà a settembre in tutti gli ordini e i gradi ma l’eventuale caduta del Governo rischierebbe lo stop su alcuni provvedimenti che si aspettavano da anni.
Ne dà notizia il giornale on line scuolainforma.it richiamando la recente approvazione da parte delle Camere delle riforme proposte dal Ministro Bianchi.
Con il voto di tutta la maggioranza che sostiene il Governo ( compresi i cinque stelle) è stata approvata la riforma degli Istituti Tecnici e Professionali che finalmente potranno proporre ai diplomati che non intendono proseguire all’università percorsi di specializzazione di due anni fortemente orientati alle realtà produttive ed economiche dei diversi territori in cui operano.
Se la riforma è passata in Parlamento è necessario, però, che entro la fine del 2022 vengano approvati diciannove decreti attuativi collegati; i tempi sarebbero già stretti senza questi lunghi stop determinati dalla crisi, ma un cambio di governo con tutti i tempi necessari a consultazioni e fiducia, oppure il ricorso alle elezioni anticipate metterebbero a serio rischio una riforma come quella degli ITS attesa da anni.