Usa, messa al bando di Tik Tok. Replica del ceo del social network

14 Marzo 2024
Lettura 2 min

“Volevo solo condividere con noi utenti alcune riflessioni sul voto deludente alla Camera. C’è stata molta disinformazione e spero di chiarire alcune cose. Innanzitutto, grazie alla nostra incredibile comunità. Siete ciò che rende Ticktalk così speciale. Grazie per aver fatto sentire la vostra voce negli ultimi anni. Abbiamo investito per mantenere i vostri dati al sicuro e tutta la piattaforma libera da manipolazioni esterne. Ci siamo impegnati e continueremo a farlo. Questa legislazione, se trasformata in legge, porterà al divieto di TikTok negli Stati Uniti. Anche i sostenitori del disegno di legge ammettono che questo è il loro obiettivo. Questo disegno di legge dà più potere a una manciata di altre società di social media. Inoltre, toglierà miliardi di dollari dalle tasche dei creatori e delle piccole imprese. Metterà a rischio più di 300.000 posti di lavoro americani e vi toglierà TikTok. Sappiamo quanto sia importante Tik Tok per tutti voi. Ha dato ai nostri 170 milioni di utenti una piattaforma per esprimersi liberamente e ha dato potere a più di 7 milioni di aziende negli Stati Uniti. La nostra piattaforma è importante per i proprietari di piccole imprese che si affidano a TikTok per sbarcare il lunario. Agli insegnanti che ispirano milioni di studenti a imparare e a tutti coloro che scoprono e trovano gioia su TikTok. Non smetteremo di lottare e di difendervi. Continueremo a fare tutto il possibile, compreso l’esercizio dei nostri diritti legali per proteggere questa straordinaria piattaforma che abbiamo costruito con voi. Crediamo di poter superare tutto questo insieme. Vi incoraggio a continuare a mostrare le vostre storie. Condividetele con gli amici, la famiglia e i senatori. Proteggiamo i vostri diritti costituzionali. Fate sentire la vostra voce. Vi amo tutti”, le parole di Shou Zi Chew, ceo di TikTok dopo il voto alla Camera Usa sul possibile ban del social network. 

Con l’approvazione da parte della Camera Usa della legge per la vendita forzata da parte della società cinese ByteDance di TikTok, il social media rischia di essere messo al bando nel Paese dove ha 170 milioni di utenti. Anche se il passaggio della misura non è così scontato al Senato, la legge rappresenta i timori di Washington – che ha già vietato TikTok su dispositivi federali, dove però Joe Biden è da poco sbarcato sulla piattaforma per fare un occhiolino ai suoi giovanissimi utenti – riguardo al fatto che Pechino possa usare la piattaforme per rubare dati di americani o diffondere propaganda.

Un timore condiviso da altri Paesi che hanno già adottato misure per vietare o limitare l’utilizzo della app cinese.

Ecco una lista (fonte Adnkronos)

INDIA – TikTok è vietato nel Paese già dal 2020 per ragioni di sicurezza dopo il picco di tensioni con Pechino.

NEPAL – Il divieto è stato annunciato lo scorso anno dal ministero delle Comunicazioni e dell’Informazione tecnologica che ha detto che l’app “è stata costantemente usata per condividere i suoi contenuti che disturbano l’armonia sociale”.

 CANADA – Il Canada dal febbraio 2023 vieta TikTok sui telefoni e dispositivi governativi, decisione adottata dopo una revisione della app che “presenta livelli inaccettabili di rischio per la privacy e la sicurezza”.

REGNO UNITO – TikTok vietato anche sui cellulari e dispositivi governativi britannici, secondo una misura adottata lo scorso anno sulla base di preoccupazioni per la sicurezza delle informazioni statali.

AUSTRALIA – TikTok è stato da tutti i dispositivi governativi, su consigli di agenzie di intelligence e sicurezza che hanno stabilito che “l’installazione dell’applicazione su dispositivi governativi pone un significativo rischio di sicurezza protettiva”. 

 TAIWAN – E’ vietato dal 2022 sui dispositivi governativi.

NUOVA ZELANDA – Nel marzo 2023 è scattato il divieto per i dispositivi di tutti i parlamentari collegati al network del Parlamento neozelandese.

PAKISTAN – TikTok è stato più volte bandito dalle autorità pakistane che poi hanno fatto marcia indietro.

INDONESIA – Un bando temporaneo è scattato nel 2018 per preoccupazione riguardo a “contenuti pornografici, inappropriati e blasfemi”. Ma il divieto è stato abolito una settimana dopo quando la app ha accettato di censurare alcuni contenuti. SOMALIA Nell’agosto 2023, il ministro della Comunicazione somalo ha annunciato restrizioni all’accesso di TikTok, Telegram e il sito di scommesse online 1xBet a causa dei “contenuti espliciti” e “l’impatto negativo sui giovani”. Ed ha ordinato ai server di chiudere piattaforme secondo lui usate “da terroristi e gruppi immorali per diffondere immagini orribili e disinformazione”. 

credit foto alexander-shatov-I4p0FcjDBJI-unsplash

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Spagna, la Camera approva la legge su amnistia per indipendentisti

Prossimo Servizio

Terzo mandato, Zaia “minimizza”- “Come me anche altri governatori: De Luca, Bonaccini, Fontana, Cirio, Fedriga, Toti, Marsilio, Emiliano…”

Ultime notizie su Cronaca

Alle elezioni europee torna in pista il partito-taxi

di Roberto Gremmo – Non è una novità, perché venne inventato negli anni sessanta dal padrone dell’Eni Enrico Mattei che a chi gli rimproverava rapporti disinvolti, lui democristiano, coi neofascisti, dichiarava senza
TornaSu