Terremoto in Campania contro De Luca, indagato per falso e truffa. 4 vigili diventano membri segreteria presidente

7 Settembre 2020
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Ve lo ricordate l’incidente contromano dell’auto blu di De Luca? Parte anche da lì l’indagine risale a circa tre anni fa e aveva già ha visto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, molti mesi prima del lockdown, rispondere a un interrogatorio e produrre la documentazione richiesta dai magistrati. Oggi è stata diffusa la notizia che vede il governatore indagato nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Napoli sulle ipotesi di reato di falso e truffa.

La vicenda riguarda presunte agevolazioni e favoritismi per i suoi quattro storici autisti, vigili urbani dipendenti di Salerno, trasferiti poi presso l’ente regionale a Napoli e promossi nel tempo nello staff-segreteria del governatore. Per loro, che non sono indagati, ci sarebbe stato anche uno stipendio maggiorato. L’ipotesi di indagine degli inquirenti, secondo quanto riportato dal quotidiano, sarebbe stata costruita anche sulla base di alcune denunce presentate dall’opposizione di centrodestra in consiglio regionale. L’inchiesta risale a qualche anno fa. Tutto è nato da un incidente stradale avvenuto il 15 settembre 2017 quando, a Salerno, nel percorrere via Lanzarone, l’auto con a bordo il presidente tamponò lo scooter di una studentessa. A quel punto sono scattati gli accertamenti, anche sull’autista che guidava l’automobile di servizio, uno dei quattro vigili urbani promossi.

L’accertamento dei magistrati quindi riguarda le modalità con cui quattro vigili urbani di Salerno sono diventati membri della segreteria del governatore. Un atto su cui i magistrati chiedono di fare chiarezza e che invece, secondo il legale di De Luca, l’avvocato Andrea Castaldo, rientra nell’ambito di “una riorganizzazione che ha consentito un risparmio di spesa rispetto alla precedente amministrazione”.

E quindi, a suo giudizio, non si tratta di ‘vigili promossi’. Lo stesso Castaldo chiede di “evitare ogni strumentalizzazione in considerazione del momento elettorale prossimo. Non vi è alcuna novità processuale” rispetto al 2017. Secondo quanto si apprende, comunque, gli inquirenti starebbero valutando anche la possibilità di archiviare l’indagine e che dunque potrebbe non avere un esito processuale.

A dare notizia dell’indagine è la Repubblica. Oggi su il governatore su Facebook ha fatto un post dal titolo ‘straordinario scoop giornalistico’ nel quale parla con ironia “della tempestiva scoperta che da tre anni è aperta una indagine sull’organizzazione dell’Ufficio di segreteria del Presidente della Regione Campania”, attacca senza citarlo l’ex assessore Severino Nappi, autore della denuncia nei suoi confronti e conclude ricordando che “l’indagine triennale verte su questo interrogativo: gli autisti che a turno accompagnano il Presidente della Regione, erano solo autisti o facevano anche lavoro di segreteria? Nel frattempo si comunica che l’organizzazione dell’Ufficio di segreteria della Presidenza attuale, rispetto a quella precedente, ha comportato un risparmio di 84.000 euro l’anno. Buon lavoro a tutti. E per il resto, non perdere tempo e non farsi distrarre”. A stretto giro la replica di Nappi (“il guappo di cartone, che riveste il ruolo di presidente della Regione ancora per pochi giorni, non ha neanche il coraggio di nominarmi esplicitamente perche’ sa che il mio nome e’ immacolato”) e di Valeria Ciarambino, candidato presidente dei 5 Stelle per la quale “De Luca e’ il primo degli impresentabili”. Il candidato governatore del centrodestra, Stefano Caldoro, pur ricordando il suo garantismo, spiega che la vicenda evidenzia politicamente “il modello del clan De Luca, a prescindere dalle vicende giudiziarie: lui favorisce solo gli amici, poi rispettando o meno la legge lo decidera’ la magistratura”.

(red)

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