di Gigi Cabrino – Confindustria ha analizzato l’andamento dell’economia italiana e il terzo trimestre rischia di contenere la crescita difficilmente acquisita nei primi mesi dell’anno.
In particolare i costi di indebitamento, col rialzo dei tassi incidono sui bilanci di imprese e famiglie.
“C’è meno liquidità e le imprese si indebitano a costi alti. L’impennata dell’inflazione nell’Eurozona (+10,6% annuo), dovuta per lo più ai rincari di energia e commodity, ha indotto la Bce ad alzare i tassi di interesse (al 2,00%). Se, da un lato, – rilevano gli analisti di Confindustria- ciò potrebbe in parte contenere l’inflazione (frenando le aspettative sui prezzi), rischia però di peggiorare lo scenario, almeno nel breve periodo. Impatto sui tassi a lunga. Il rialzo dei tassi Bce ha rafforzato il trend di aumento dei tassi sovrani in tutta Europa (pur con qualche rientro di recente), che era già in atto da inizio anno sulla scia dei Treasury americani. Il Bund a 10 anni è salito a 2,10% in media a novembre, da -0,31% a fine 2021. Si sono ampliati anche gli spread col Bund: in Italia +1,90 a novembre, da +1,28. Il rendimento del BTP italiano ha riflesso tali rialzi, arrivando al 4,00% a novembre, da 0,97% a fine 2021”.
“In Italia, evidenzia ancora la Congiuntura Flash di Confindustria diffusa oggi, il tasso sul Btp è storicamente cruciale per determinare il costo della raccolta bancaria e, quindi, il tasso che le banche applicano al credito per le imprese (e le famiglie). Aumenta il costo del credito. Il rialzo, in effetti, ha già iniziato a trasferirsi sui tassi pagati dalle imprese in Italia, che fino a settembre sono aumentati di quasi un punto (da 1,74% a 2,59% per le Pmi; da 0,76% a 1,69% per le grandi) e sembrano destinati a salire molto di più. Ai valori attuali, considerando il rinnovo dei prestiti in scadenza entro un anno e anche la quota di operazioni a tasso variabile (maggiore dal 2020 rispetto agli anni precedenti), si stima che il costo del credito per le imprese aumenta di +2,3 miliardi in un anno, che rischiano di diventare +6,8 miliardi se il rialzo dei tassi seguirà pienamente quello del Btp”.

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