La commissione salute della Conferenza delle Regioni lancia un grido di allarme e chiede un incontro urgente al ministro Schillaci “contro il taglio di 1,2 miliardi di fondi del Pnrr relativi prevalentemente a opere per la sicurezza sismica delle nostre strutture ospedaliere”. “C’è l’unanimità degli assessori – spiega Raffaele Donini, coordinatore della commissione – Si tratta di un taglio inaccettabile”.
Come riporta l’Ansa, gli assessori regionali lamentano che “l’uso in maniera impropria, dal punto di vista tecnico-giuridico, di risorse già programmate dalle Regioni per l’edilizia ospedaliera è una cosa inaccettabile. Chiediamo all’unanimità che il ministro ci riceva e ci aiuti. E’ surreale che dal Pnrr, che nasce dalla pandemia, salta fuori che vengono tolti soldi dalla sanità”. La Commissione chiede il ritiro del comma 13 del dl 19 e che le Regioni vengano coinvolte: “Siamo persone responsabili e assolutamente disponibili a discutere, questa è una non soluzione: tutte le Regioni l’hanno considerata inemendabile”. Il rischio è che cantieri di strutture ospedaliere per l’antisismica, “in un Paese sismico”, possano fermarsi da un momento all’altro: “Potremmo avere delle vertenze per fatture che riceviamo e che non potremmo pagare – ribadisce Donini – Il governo non ci ha nemmeno chiamato, non siamo stati minimamente coinvolti, noi siamo parte lesa. Anzichè dire alle Regioni ‘tanto avete dei fondi liberi’, si accertino che non siano già programmati. Ci sono Regioni che dovranno tagliare ospedali”. Gli assessori regionali chiedono che vengano reperite risorse dello Stato, non della sanità, “questo è un taglio tecnicamente lineare. Non possiamo fermare i cantieri. Abbiamo quindi scritto una lettera al ministro per essere convocati urgentemente dal ministro”.