“Nonostante il centrodestra l’avesse promesso per tanti anni ai cittadini, oggi il ministro Urso ha confermato che il governo Meloni non ha alcuna intenzione di ridurre le accise sulla benzina”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente del gruppo di Italia Viva alla Camera, nella replica al question time con il ministro del Mimit Adolfo Urso.
“Il prezzo alla pompa della benzina ha sfondato la soglia dei 2 euro. Eppure, ci sono i video della presidente del Consiglio Meloni o del vicepresidente Salvini che promettevano agli elettori di eliminare le accise. Al contrario del governo Draghi, che le accise le ha ridotte, a un anno e mezzo dall’insediamento dell’esecutivo niente è stato fatto in questo senso. L’unica iniziativa fatta dal governo Meloni è stata quella di avere dato la colpa dei rincari ai benzinai e di avere fatto mettere inutili cartelli, sbugiardati anche dalla Corte dei Conti, che hanno pure ottenuto l’effetto contrario di alzare i prezzi. I numeri dicono che per una macchina media di una persona normale il carburante costerà oltre 1700 euro all’anno. Questo accade per altro in un Paese in cui quasi il 90% del trasporto merci è su gomma. L’aumento dei carburanti colpisce anche le imprese, e genera un effetto a catena sui prezzi delle merci. Con la conseguenza che a pagare sono sempre le famiglie, e la competitività del Paese”, conclude.
Benzina sfonda 2 euro al litro. Gadda (Iv): Governo che prometteva taglio accise, conferma che le lascia tutte sul gobbo di imprese e famiglie
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