di Gigi Cabrino – Confindustria ha attivato un ufficio dedicato al monitoraggio dell’avanzamento o meno dei progetti che dovranno essere finanziati dai 235 miliardi del pnrr.
Per il primo semestre 2023 sono previste 27 condizioni, di cui 19 riferite a investimenti e 8 a riforme, al cui raggiungimento è condizionato il pagamento della quarta rata da 16 miliardi di euro. Ben 19 condizioni su 27 sono legate alla digitalizzazione della PA e alla transizione green. In termini di investimenti, le misure che riguardano le imprese vanno dall’aggiudicazione di tutti gli appalti in vari ambiti (progetti di tecnologia satellitare ed economia spaziale, idrogeno stradale e idrogeno in aree industriali dismesse, costruzione di 6.500 stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici, ecc.) all’incremento del sostegno finanziario tramite il “Fondo impresa donna”. Anche in termini di riforme gli ambiti di intervento sono svariati, dall’entrata in vigore delle nuove norme per ridurre i tempi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, alle misure di esecuzione e delle norme di diritto derivato per la riforma/semplificazione del sistema degli appalti pubblici, ecc.
Le scadenze del Pnrr che non ci fanno risorgere. Nasce un Osservatorio per monitorare
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