“Il direttore de ‘La Stampa’ Massimo Giannini, non un qualunque Gad Lerner (le cui valutazioni violente e ridicole, che mostrano la pochezza delle idee, non suscitano da parte mia alcun interesse), mi definisce oggi uno “sciamano” d’Italia. Il riferimento è a Jack Angeli, arrestato ieri a Washington per aver partecipato all’assalto di Capitol Hill entrando nella sede del Parlamento americano vestito unicamente di una lunga pelliccia e corna in testa, per poi farsi ritrarre dai media di tutto il mondo così. Ora, poiché sono stufa oltremisura della superficialità, della irresponsabilità, della cattiveria e della faziosità di certa stampa italiana, chiedo ufficialmente a Massimo Giannini di argomentare questa sua affermazione”: è quanto scrive sul proprio account Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Cosa intende dire, esattamente, direttore? Vuole fare intendere ai cittadini che siamo pericolosi perché potremmo assaltare le istituzioni in modo violento? Che siamo folklore? Che andremmo arrestati anche noi? Che siamo violenti, impresentabili, pericolosi? Che sarebbe bene oscurarci su Fb, Tw, Instagram? Risponda a queste domande, direttore. Argomenti, se ne è capace. Perché la strategia di distorcere la verità e poi su quelle falsità costruire accuse contro gli avversari politici è buona per i regimi totalitari e liberticidi. E io, per rispetto della mia storia e della democrazia, non rimarrò in silenzio a guardare questi metodi utilizzati contro Fratelli d’Italia”, ha dichiarato Meloni. In una postilla, la leader di Fratelli d’Italia ha quindi aggiunto: “Cos’è direttore, attacca me per sentirsi ancora di sinistra, visto come il suo giornale sta trattando l’operazione Stellantis?”.
Meloni replica a Giannini direttore La Stampa: “Spieghi perché sarei sciamano d’Italia”
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