Stato d’emergenza per il post covid ma non per Lampedusa? Sindaco chiude l’hotspot

1 Agosto 2020
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di Benedetta Baiocchi –  Lampedusa rischia di divenire la pietra d’inciampo del Conte 2. Se c’è un fronte da sminare per contrastare Salvini è proprio quello delll’immigrazione. Ma l’esecutivo è in ritardo.

“Nell’hotspot di Lampedusa ci sono mille persone, e’ stracolmo e ora e’ chiuso. I migranti che arriveranno dovranno stare sul molo Favaloro. Va organizzato l’immediato trasferimento dei migranti”, dice il sindaco di Lampedusa Toto’ Martello. 

E il centrodestra non perde occasione per soffiare sul fuoco. “Lampedusa sta di nuovo scoppiando. Al nostro grido d’allarme si aggiunge oggi quello del sindaco. Mi spiace che in una lunga intervista al Corriere il ministro non abbia neppure pronunciato la parola Lampedusa. Eppure è luogo-simbolo in Europa e nel mondo. Quanto ancora si deve attendere per la proclamazione dello ‘stato di emergenza’ su quell’Isola da parte del governo centrale, richiesto da oltre un mese dal Comune e dalla Regione?”, commenta l presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. 

Intanto  la Prefettura di Agrigento fa sapere di essere al lavoro per pianificare nuovi trasferimenti dall’hotspot di Lampedusa, secondo quanto si apprende. Oggi non c’e’ il traghetto della mattina: per il Sansovino e’ il giorno di riposo. Da Porto Empedocle e’ partita, alla volta delle Pelagie, la Cossydra, che tornera’ indietro soltanto in serata ed e’ scontato che un gruppo di migranti venga imbarcato sul traghetto di linea della sera. Si stanno cercando pero’ posti disponibili, dove i migranti potranno effettuare la sorveglianza sanitaria, nelle varie strutture d’accoglienza della penisola. Al momento, non sono previsti trasferimenti con pattugliatori o motovedette. 

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