La notizia arriva (quasi) come un fulmine a ciel sereno. Perchè già Bruxelles ha annunciato che sarà necessario per ragioni di sicurezza, disinstallare l’applicazione di Tik Tok per tutti i propri dipendenti che accedono a banche dati riservate e istituzionali. Ora anche il ministro della pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, parlando a Repubblica, avanza questa possibilità.
“Il tema è all’attenzione da qualche giorno. Su questo argomento si sta già impegnando il Copasir, ma è evidente che il mio ministero, avendo 3,2 milioni di dipendenti, è fortemente coinvolto – spiega – Le opzioni possono essere di muoversi come si è mossa la Commissione europea o eventualmente assumere una decisione diversa. È una scelta che non posso compiere in solitaria, mi devo confrontare con le altre istituzioni e insieme concorderemo una linea”.
E aggiunge anche che i tempi non saranno lunghi, tanto che “L’argomento è arrivato all’ordine del giorno da poco. Già la prossima settimana dovremo confrontarci e cercare di arrivare a una sintesi. Prenderemo una decisione in fretta. Ora – conclude – dobbiamo comprendere bene quale è effettivamente la profondità dei rischi legati alla sicurezza nazionale”.