E’ possibile trattare con il presidente russo, Vladimir Putin, la conclusione della guerra che ha mosso all’Ucraina soltanto se, “da parte dell’Occidente, gli obiettivi sono fissati e definiti in maniera inequivocabile”. In particolare, deve essere chiaro che l’Ucraina non cedera’ alcun territorio alla Russia. E’ quanto dichiarato da Henry Kissinger, gia’ consigliere per la Sicurezza nazionale e segretario di Stato degli Usa. Intervistato dall’emittente televisiva “Zdf”, Kissinger ha osservato come la realta’ odierna sia “piu’ complicata e piu’ pericolosa” della Guerra fredda. In questo contesto, e’ necessario garantire “l’unita’ delle democrazie, cosi’ da poter superare le difficolta’”. Con riferimento alla guerra in Ucraina, l’ex segretario di Stato degli Usa ha evidenziato che “i leader delle democrazie devono essere chiari su cosa sono disposti a negoziare, su cosa e a cosa non sono disposti a rinunciare in nessuna circostanza”. Cio’ dovra’ avvenire “naturalmente in piena collaborazione con le vittime dell’aggressione, i responsabili e il popolo dell’Ucraina”. Per Kissinger, “questa e’ l’unica base concepibile su cui si puo’ gestire una situazione in stile Guerra Fredda. Ora, con la Russia “vi e’ da negoziare il fatto che deve evacuare tutti i territori che ha occupato” nell’ex repubblica sovietica dall’inizio della guerra. In merito al rischio che la Russia impieghi le armi nucleari nel conflitto in Ucraina, Kissinger ha osservato come “l’Occidente dovrebbe rispondere e in un modo che chiarisca, e renda chiaro a tutti” che il ricorso a tali armamenti “non sara’ tollerato”. Naturalmente, ha poi avvertito l’ex segretario per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, “la guerra nucleare, di qualsiasi portata, comporterebbe un livello di distruzione che renderebbe i negoziati, per cosi’ dire, impossibili”.

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