VIDEO – Il rapper Salmo: “Io non ci sto a fare live pieni di limitazioni mentre fuori puoi fare il ca… che ti pare”. Il plauso di De Gregori, attacchi a Fedez e Amoroso

16 Agosto 2021
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La questione è tutta qui: negli stai in 15mila, nei concerti 1000 e non più di mille. La miccia nel fienile pronto a prendere fuoco è il concerto del rapper Salmo a Olbia. Obiettivo: raccolta fondi per sostenere la Sardegna devastata dagli incendi, ma la folla all’evento fa esplodere polemiche sul mancato rispetto dei paletti sulle presenze consentite. SALMO non ci sta. E passa al contrattacco: “La mia idea iniziale era fare protesta”, contro le “regolette patetiche” e “ridicole” che “ha imposto lo Stato per i concerti”, dice il rapper in un lungo discorso pubblicato sulle sue storie di Instagram dove spiega come e perché sia nato il live di venerdì scorso ad Olbia e torna a scagliarsi contro Fedez che lo aveva criticato (“mi stai sul ca…”, “a me sembri proprio un politico non sei un artista”). SALMO spiega dunque che tutto è stato organizzato “sotto falso nome”, sottolinea SALMO sollevando da ogni responsabilità l’amministrazione comunale (“Sulla locandina c’era scritto Dj Triplo non SALMO“, “gli organizzatori e quelli del comune non avevano idea di chi fosse Dj Triplo”, “non sapevano di trovarsi davanti 3-4 mila persone”).

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E che l’intento era protestare contro le limitazioni imposte ai live: “Perché dentro il concerto ti devi comportare in una certa maniera poi esci dal recinto e fai il ca… che ti pare. E allora non va bene”. “A me – ha aggiunto – non mi va di fare dei live in maniera molto triste e vedere le persone sedute, distanziate e con la mascherina. Io non ci sto. Ok? Ho fatto l’ipocrita e lo stro… lo so, però mi sono battuto per le mie idee, perché le regole non vanno bene”.

Poi prosegue: “Ora sarò sincero con voi, ragazzi: sapevo benissimo di andare incontro ad una marea di merda ma non me ne fregava un ca… Ora che io abbia fatto una cazzata è discutibile, perché il live è stato fatto sotto una ruota panoramica, a dieci metri dal corso, dove, visto che è una zona turistica, ci saranno minimo diecimila persone al giorno in giro, tutte ammassate, senza mascherina, anche perché l’obbligo della mascherina in pubblico non c’è più. Se io fossi andato al corso e mi fossi affacciato ad una finestra sarebbe stato uguale. Quindi quali sono le regole che ho infranto? Quali sarebbero le regole previste per un concerto all’aperto senza recinzione, senza ingressi, senza biglietti, accessibile a tutti, accanto al centro, in una zona turistica?”, chiede il rapper. 

 “Alcuni dei miei colleghi – prosegue poi – non l’hanno pensata come me, ovviamente ognuno è libero di esprimere la propria opinione. Ma sappiate che per voi è una sconfitta artistica. Perché questa cosa dovevate farla anche voi. Perché io mi sono battuto per cercare di andare contro delle regole ridicole. E questa cosa riguarda anche voi”. Poi le nuove critiche a Fedez: “E invece voi ve ne state nelle vostre villette, a collezionare i vostri ca… di vestiti Versace e Gucci e a sbattervene le pa… E avete paura di perdere le cose. Rischiate ogni tanto nella vita, battetevi per qualcosa, se vi interessa la musica. Ma secondo me, sapete qual è il problema? È che della musica a voi non ve ne frega un ca… Non avete le palle per rischiare”, sentenzia SALMO. Poi la critica diretta o, per usare un termine caro ai rapper, il ‘dissing’ nei confronti del collega: “Fedez, non ho aderito alle tue iniziative seppur giuste perché mi stai sul ca…! E io questa cosa non te l’ho mai nascosta. Però penso tu sia un ottimo politico. Se bravissimo come politico ed è quello che devi fare. Te lo auguro. Ecco perché ti ho chiesto un consiglio su come organizzare la raccolta fondi per aiutare la Sardegna. Perché il quello tu sei bravissimo. Però, sono sincero, non volevo avere a che fare niente con te. Questa è la verità”, conclude SALMO, non prima di aver lanciato l’ultima frecciata sulle vacanze sarde di Fedez: “Buone vacanze e fai come se fossi a casa mia”.

Poi arriva autorevole quanto inaspettata reazione.

 “Su SALMO dobbiamo riflettere e non semplicemente condannare la sua trasgressione alle regole. Io gli sono comunque grato per aver richiamato l’attenzione sul fatto che per una partita di calcio si possa stare in 15.000 in uno stadio mentre per i concerti all’aperto c’è un limite di 1000 persone sedute e distanziate”. A scendere in campo al fianco del rapper di origini sarde è il principe dei cantautori italiani, Francesco De Gregori, che ha pubblicato un post sui social per dire la sua sulle polemiche scatenate dal live tenuto da SALMO venerdì a Olbia. “A che serve allora il green pass? Tutte le polemiche e tutta la fatica per ottenerlo? Questa limitazione è profondamente ingiusta e mortifica la nostra dignità professionale. Dimostra purtroppo ancora una volta che chi è chiamato a decidere non ha nessun rispetto e nessuna attenzione per la musica ‘leggera’ e per il nostro pubblico”, aggiunge De Gregori.

 “Non si rimedia ai danni di un incendio appiccandone un altro. Il concerto improvvisato ad Olbia con l’intento, almeno cosi’ e’ stato detto, di sostenere le popolazioni danneggiate dai roghi, potrebbe averne acceso un altro, pandemico, considerata la grande folla di giovani accalcati e privi di protezione”. Lo afferma il Presidente della Regione Christian Solinas, che definisce il concerto del rapper sardo Salmo un grave e pericoloso errore. “Come e’ un errore – prosegue il Presidente – affermare che l’evento e’ stato autorizzato dalla Regione, come scritto dal cantante Fedez, che ha ingaggiato con il collega un tiro incrociato di accuse e insulti che, dice il Presidente, pur appassionandomi assai poco mi spinge ad intervenire per chiarire la verita’”. “Quindi l’amico Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, sappia che non ho autorizzato alcun evento – spiega Solinas – Quanto al modo e agli strumenti per difendere dal virus non solo i sardi ma anche i nostri graditi ospiti come lui, sappia che vi sono migliaia di persone ogni giorno, ogni momento, impegnate non a chattare sotto l’ombrellone, ma a spendersi sul campo con generosita’ e dedizione. Cosi’ come non si infrangono le regole che ci proteggono dalla pandemia, non vanno infrante nemmeno quelle di una corretta comunicazione, soprattutto da parte di chi, per la sua notorieta’, deve essere portato ad un alto senso di responsabilita’”.

Ma non è finita qui.

“Fedez, non ho aderito alle tue iniziative, seppur giuste, perché mi stai sul cazzo, e questa cosa non l’ho mai nascosta. Però penso tu sia un ottimo politico, sei bravissimo ed è quello che devi fare, te lo auguro. Ecco perché ti ho chiesto un consiglio su come organizzare una raccolta fondi per aiutare la Sardegna, perché in questo sei bravissimo. Però non volevo avere a che fare niente con te, questa è la verità. Vorrei chiederti se ogni volta che dovrò discutere con te se devo discutere con un artista o con un politico. A me sembri un politico, non sei un artista. Buone vacanze e fai come se fossi a casa mia”. Così il rapper Salmo, dopo la discussione via social con il collega Fedez in merito al concerto di Olbia. E poi si rivolge a Alessandra Amoroso, anche lei critica con l’iniziativa dopo avere messo invece un commento positivo in seguito all’annuncio del live gratuito: “Ne ho anche per te, tutto bene?”, scrive Salmo postando lo screenshot del commento della collega. “Tutto benissimo, grazie! Non ho capito cosa devo spiegare?! Mi sfugge… L’intento era nobile, la riuscita meno… Questo è il mio pensiero!!!”, risponde subito Amoroso.

Photo by Lachy Spratt

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