di Stefania Piazzo – Per noi è la notizia del giorno. Mentre la politica si scanna come sempre, e si preoccupa di fare il proprio mestiere, cioè chiacchierare e farsi reciproca guerra, mentre la cronaca ci parla solo di processi, indagini, intercettazioni, tribunali, la vita reale scorre come sempre e con tutte le angosce che vengono dalla crisi che si porta via centinaia di migliaia di posti di lavoro.
Oggi apprendiamo dalla stampa mantovana che la Cornieliani riparte, lunedì i cancelli si riaprono e centinaia di dipendenti varcano quella soglia che era stata chiusa come si cancella la speranza.
E’ un pezzo di storia del nostro territorio, è un modello di made in Italy che torna alla vita. E’ “casa nostra” che rialza la testa. E’ la dimostrazione che lo Stato, quando vuole, può e deve essere etico. L’intervento del governo attraverso 10 milioni per riattivare la produzione è stato da alcuni criticato come il solito intervento statale, la mano dello Stato sull’economia…. Chi lo dice evidentemente ha il culo parato, ha in testa una concezione del mondo imbevuta di quel liberismo che vediamo cosa ha garantito. Nulla.
Non si tratta di voler tornare all’assistenzialismo, ma quando un pezzo di paese sta morendo, quando proprio il modello della concorrenza come modello unico di libertà diventa suicidio assistito, ben venga lo Stato. La Corneliani non è solo un marchio. E’ risorse umane, 1000 famiglie, un indotto. La moda nel mondo. Hanno salvato le banche, c’è da dire se si salva la Corneliani?! E’ davvero incredibile. Forza Corneliani!
Immagine d’apertura dalla Voce di Mantova