COME L’APOCALISSE. UN CICLONE AL MILANO E SUL NORD PIEGATO DALLA SUPERCELLA

25 Luglio 2023
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Si pensava che la prima ondata di ieri, soprattutto in tarda serata, fosse passata. Invece no. Questa notte il capoluogo lombardo e tutta la zona centrale della regione, con epicentro Milano, sono state colpite da i fenomeni simili intorno alle 4 del mattino, da un piccolo ciclone, la supercella.

Il vento e a pioggia continua di fulmini hanno devastato interi quartieri, la grandine ha sorpreso senza via di scampo centinaia di automobilisti, distruggendo auto a catena, mentre c’era chi cercava riparo sotto i ponti o le stazioni di servizio.

Immagini surreali con sferzate di vento da 120 chilometri orari hanno svegliato così la città e tutta l’area metropolitana, calandola in un incubo senza precedenti.

 Circa 1.500 persone sono isolate da questa sera in alta Valle Brembana per via di una frana che si è staccata dalla montagna e ha invaso la strada in località Fondra. Una massa di acqua, fango e alberi ha invaso la strada provinciale, sbarrando di fatto l’accesso all’alta valle: gli abitanti di Isola di Fondra, Branzi, Valleve, Carona e Foppolo si trovano isolati. Sul posto stanno intervenendo i vigili del fuoco, gli operai della Provincia di Bergamo con i cantonieri e gli amministratori locali. Nessuno è rimasto ferito.

Altri violenti temporali si sono abbattuti in questi minuti sulla Brianza, con lampi, fulmini e grandine dai chicchi grandi come palline da tennis. Particolarmente intensa la perturbazione a Mariano Comense (Como), a Sovico, Cesano Maderno e Seveso (Monza), così come a Seregno (Monza), dove si sono registrate interruzioni di corrente in diverse zone della città. 

 La pioggia e la grandine continuano a flagellare la Brianza e la provincia di Milano, che solo ieri pomeriggio erano già state teatro di allagamenti, cadute di alberi e vento forte. A Seregno (Monza), dove la corrente elettrica è tornata, sono in difficoltà i residenti di una palazzina la cui facciata è stata in parte sventrata dal Maltempo. Nel centro commerciale di Arese (Milano) la pioggia e la grandine hanno forato il soffitto e l’acqua è penetrata all’interno.

 Stupore e paura sono le emozioni più forti raccontate da chi abita in Brianza e nel Varesotto, dove nelle ultime ore una nuova ondata di maltempo ha provocato anche la morte di una donna, schiacciata da un albero a Lissone (Monza), oltre a danni e grossi disagi per la circolazione, soprattutto ferroviaria.

“Questa tragedia è un duro colpo per la nostra comunità”, ha detto il sindaco di Lissone Laura Borella parlando della donna di 58 anni morta nel pomeriggio a causa di uno dei tanti alberi caduti ovunque nel Milanese, in Brianza e nel Varesotto. “Un gigantesco albero in corso Milano, per fortuna non ha preso nessuno, che spavento”, ha raccontato Riccardo, parlando del centro di Monza. “Stavo passeggiando con un cane di cui mi occupo, poi ho capito che sarebbe venuto giù un brutto temporale e mi sono affrettata a rientrare”, racconta Giorgia, che vive al confine tra Cinisello Balsamo e Monza, “mi sono dovuta aggrappare alla ringhiera per il vento, quando è finito sono scesa e dove ero appena passata un grosso albero era crollato sulla strada, ho rischiato grosso”.

Oltre agli alberi sradicati dal vento, grandine e acqua hanno invaso strade e abitazioni. “L’acqua è entrata da sotto la finestra, continua a succedere sempre più spesso, francamente fa un po’ paura”, ha detto Lorenzo, residente a Concorezzo, in provincia di Monza, mentre a Saronno (Varese), c’è chi parla di “castighi divini”, come Nino, che ricorda come “tre anni fa la grandine come le noci ci meravigliava”, e oggi “la grandine come le arance ci stupisce”, ma quando “tra qualche annetto la grandine cadrà dal cielo come i meloni o le angurie, la scienza ci ‘spiegherà’ il perché”. Vincenzo invece, da Varese, rincara la dose affermando che si tratta “della fine del mondo ormai vicina”. Relativamente al rallentamento del traffico ferroviario, causato dalle chiusure delle stazioni di Monza e Gallarate (Varese), più che la paura è la rabbia a farla da padrona per l’assenza di mezzi sostitutivi. “Capisco il maltempo ma senza autobus sostitutivi come pensano si possa tornare a casa?”, ha scritto arrabbiata una pendolare su facebook, riferendosi a Gallarate. 

 Il volo Delta Air Lines DL185, partito da Milano Malpensa e diretto all’ aeroporto internazionale John F Kennedy (JFK) di New York è stato dirottato ieri su Roma Fiumicino dopo essersi imbattuto nel nubifragio che ha coinvolto la Lombardia, dopo il decollo. A comunicarlo è la Delta Airlines spiegando che l’aereo, “un Boeing 767-300ER ha dichiarato un’emergenza generale”. Il velivolo “ha subito alcuni danni durante il Maltempo che sono in fase di revisione da parte del nostro team di manutenzione locale”, continua. Nel frattempo, “il volo è atterrato in sicurezza” a Roma “e i passeggeri sono sbarcati normalmente”. 

Intanto il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione del Veneto ha emesso un nuovo avviso che prevede per rischio idrogeologico per temporali il codice arancione su tutta la Regione. L’avviso vale dalle ore 20 di oggi alla mezzanotte di mercoledì 26 luglio. Le previsioni meteorologiche indicano che dal pomeriggio di oggi, sono probabili rovesci e temporali sulle zone montane e pedemontane e in successiva estensione anche ad alcune zone della pianura, associati a probabili fenomeni di forte intensità (forti rovesci, locali grandinate, forti raffiche di vento). Domani, martedì 25 luglio, sono previste varie fasi di instabilità con rovesci e temporali sparsi o a tratti diffusi. Saranno probabili fenomeni intensi e localmente persistenti, associati a forti rovesci, locali grandinate, forti raffiche di vento. In tutti i bacini del Veneto è prevista la criticità idrogeologica per temporali di colore arancione (fase preallarme). 

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