Cateno De Luca, prima uscita a Milano per il Fronte della Libertà: 12 i movimenti che aderiranno. Bernardelli: fateci sognare

23 Marzo 2024
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Cateno De Luca prosegue la sua marcia nel federare movimenti e partiti per un’alternativa politica da presentare alle prossime elezioni europee.

All’Hotel dei Cavalieri a Milano ha portato il progetto Fronte della Libertà alla sua prima uscita pubblica, dopo l’ingresso del Partito Popolare del Nord, della lista Capitano Ultimo, e altre forze.

Questo è quanto rilancia sui social De Luca.

“Oggi a Milano, presso l’Hotel Cavalieri, la presentazione del nostro progetto politico anche al Nord!Con una sala gremita, abbiamo avuto l’onore di accogliere Vito Comencini e il Popolo Veneto, insieme a Stefano Aggravi per Rassemblement Valdôtain, per illustrare i punti in comune che ci hanno unito in questo progetto.

In questa occasione, abbiamo ufficializzato la candidatura di Desirée Merlini, Segretario Federale de I Civici in Movimento e lanciato il nostro progetto definitivo, delineando il quadro al quale miriamo.

Ciascuno dei coprotagonisti di questo progetto è portatore di un messaggio. La presenza del Capitano Ultimo rappresenta un messaggio forte di etica e legalità, diventando il nostro punto di riferimento in questa nuova fase del movimento. Assente giustificato l’amico Roberto Castelli. In sala a rappresentare il Partito popolare del Nord tanti amici.

Abbiamo svelato la nuova impostazione del progetto Libertà delineando 12 spazi che saranno gli apostoli di questa missione per la libertà più Sud Chiama Nord!

La nostra missione è partire in mille il 5 di maggio e arrivare a un milione il 9 di giugno. Tutti insieme per la libertà”.

All’evento è intervenuto Roberto Bernardelli, presidente di Grande Nord.

“Che se ne fa lo Stato socio di “maggioranza aspirapolvere” delle nostre tasse? Anziché dare soldi ai Comuni, ai sindaci, li getta altrove – afferma Bernardelli -. Di che si preoccupano i nostri amici autonomisti? Arriva il ministro delle Infrastrutture a togliere i soldi delle accise, a fare il Ponte sullo Stretto con i nostri soldi… Arriva lui con il partito nazionalista, centralista passato dal 34% al 7%, se va bene…

Noi non vogliamo essere figli di un Dio minore. Anzi. Abbiamo, come Grande Nord, sindaci e consiglieri comunali, ed è a loro che devono arrivare le risorse. Come dovrebbero arrivarne alla sanità diventata un dramma.

Lo Stato socio al 70% prende e basta, non restituisce nulla. Ma vogliamo parlare dei commercianti? Andiamo a vedere le periferie lombarde, i capannoni vuoti, le botteghe chiuse… Davano lavoro. Oggi se sono chiusi vuol dire che il socio del 70% si è mangiato tutto e ha lasciato solo disoccupazione.

C’è lavoro precario, a tempo determinato, a chiamata… Cosa ci si fa poi al nord con un potere d’acquisto del 30% in meno rispetto al Sud? Il governo, lo vediamo, vede una premier che sembra sempre più una influencer, tanto per dire!

Ma che dire poi delle pensioni? Siamo l’unico paese in Europa che tassa due volte le pensioni. Prima in busta paga, poi restituendoci i contributi versati già tassati, tassandoli di nuovo!

Ora abbiamo Cateno De Luca, che con la confederazione Libertà, può farci sognare, perché abbiamo bisogno del sogno!”, ha concluso il presidente di Grande Nord.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
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