di Gigi Cabrino – I presidenti di Piemonte Lombardia e Liguria sono intervenuti agli stati generali della logistica mettendo in luce le strategie comuni alle.tre regioni del Nord Ovest su collegamenti tra di loro e con l’Europa.
Il Governo deve concludere celermente il percorso amministrativo di riforma delle Zone Logistiche Semplificate e provvedere alla nomina del commissario straordinario della ZLS “Porto e retroporto di Genova”, ultimo tassello per la sua piena operatività: è la richiesta contenuta in una dichiarazione congiunta che i presidenti di Piemonte, Lombardia e Liguria hanno sottoscritto al termine della quinta edizione degli Stati generali della Logistica del Nord-Ovest, tenutasi a Villa Lo Zerbino di Genova.
Il documento delle tre Regioni contiene altre necessità: avviare la composizione di un quadro unitario del sistema retroportuale, interportuale e di aree-polmone afferenti i porti liguri, che integri i terminal intermodali in sviluppo e che tenga conto delle potenzialità di crescita del porto di Savona-Vado in connessione con il naturale sistema retroportuale; concludere il percorso di dettaglio delle aree afferenti alla Zona Logistica Semplificata Porto e retroporto di Genova, anche attraverso il coinvolgimento degli Enti territoriali interessati; riconoscere nell’avvio dei lavori di realizzazione della nuova diga foranea di Genova-Sampierdarena il definitivo salto di qualità e competitività internazionale del porto di Genova, terminale del corridoio Reno-Alpi in corso di revisione ed ampliamento; dare atto che l’intervento in via di completamento di realizzazione del Terzo Valico dei Giovi debba trovare sistematica integrazione, grazie alle opere di valico verso l’area di mercato contendibile, al completamento e potenziamento del sistema degli accessi e delle connessioni, ai quadruplicamenti, alla conseguente separazione dei servizi ferroviari lenti e veloci lungo le tratte quadruplicate per consentire il potenziamento e la velocizzazione delle relazioni interregionali Genova-Milano e Genova-Torino, all’aumento delle corse veloci da Genova verso Roma per superare l’isolamento della Liguria affetta da un sistema autostradale che necessita ancora di profondi interventi di adeguamento; istituire uno o più tavoli di monitoraggio degli interventi infrastrutturali di particolare rilevanza sulla rete stradale gestita da Anas e su quella oggetto di concessione all’interno dei territori; garantire la più ampia disponibilità a collaborare con la cabina di regia del sistema logistico del Nord Est per massimizzare le sinergie tra le Regioni e le Province autonome coinvolte dal pieno sviluppo del Corridoio Mediterraneo.
Nel suo intervento il presidente del Piemonte ha puntualizzato che in Piemonte si incrociano il Corridoio Mediterraneo con la Torino-Lione e quello Reno-Alpi con il Terzo valico, rendendo questo territorio il cuore dell’Europa e della movimentazione logistica delle merci. Per tale motivo si sta lavorando allo sviluppo degli interporti e molti operatori internazionali stanno acquistando aree dell’Alessandrino e del Novarese da destinare alla logistica.
Questo rende il Piemonte, insieme a Liguria e Lombardia, molto attrattivo per chi vuole fare investimenti produttivi, poiché sa di trovare qui, entro pochi anni, il collegamento con il resto dell’Europa e già adesso una solida tradizione industriale e una capacità di innovazione che non hanno pari altrove.
L’assessore piemontese ai Trasporti e Infrastrutture ha aggiunto che le tre opere strategiche quali Tav, Terzo valico e la nuova diga foranea di Genova renderanno il Nord-Ovest centrale per l’Europa ed ha sostenuto che il dialogo proficuo che le tre Regioni hanno instaurato da anni sarà determinante affinché questa condizione favorevole garantisca crescita economica sostenibile per questo ampio territorio.
Sullo sfondo la macroregione.
Si può parlare di ravvedimento federalista dei presidenti delle regioni in questione dopo le analoghe iniziative di associazioni di imprenditori?
O forse è solo la logica e il buonsenso che si incontrano con la geografia offrendo soluzioni chiare anche ai bambini ma non ai governanti romani?