di Gigi Cabrino – I presidenti delle Confindustria regionali di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte lanciano l’allarme ( l’ennesimo di una lunga lista) sull’insostenibile costo delle forniture energetiche che “sta paralizzando il sistema industriale italiano con il forte rischio di deindustrializzare il Paese e mettendo a repentaglio la sicurezza e la tenuta sociale nazionali”.
Per gli industriali delle regioni del Nord “è impossibile mantenere la produzione con un tale differenziale di costo rispetto ad altri paesi (Ue e extra Ue) nostri competitor, che va a colpire non solo le imprese esportatrici dirette, ma anche tutta la filiera produttiva, con un effetto pesantemente negativo soprattutto sulle piccole e medie imprese”.
Gli industriali di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte hanno illustrato alle regioni i dati sui consumi energetici che nel 2019 sono costati alle imprese circa 4,5 miliardi; quest’anno il costo sarà di 36 miliardi ma potrebbe schizzare a 41 se la corsa dei prezzi non si fermasse.
Le associazioni degli industriali del Nord “hanno apprezzato la sensibilità e l’attenzione delle Regioni, che si sono trovate concordi sulla gravità dell’emergenza e l’insostenibilità della situazione, e al fine di evitare drammatiche ricadute economiche e sociali invitano tutte le forze politiche –anche in questa fase di campagna elettorale –a sostenere con decisione l’impegno del Governo in carica nella difficile trattativa con gli altri Paesi a livello europeo per l’introduzione di un tetto al prezzo del gas e ogni altra misura atta ad affrontare il problema. Il tempo è ampiamente scaduto e una decisione in sede Ue in questo senso non è più differibile”.